Bari, il segreto è la difesa bunker: Caprile imbattuto da 447 minuti

Il Bari insiste a testa bassa sulla linea della concretezza: anche con il Frosinone la squadra biancorossa ha confermato l’atteggiamento visto all’opera nelle precedenti uscite al cospetto di Brescia, Venezia e Ascoli. Niente abito da sera, ma tuta da lavoro piena di fango al termine dei 90 minuti, indossata con il solo obiettivo di portare a casa punti pesantissimi per la classifica. Lo strumento sul quale il Bari ha deciso di puntare da un mese a questa parte è la compattezza e la solidità difensiva. Conteggiando il pareggio a reti bianche contro la capolista, nell’ultimo turno di campionato, la squadra pugliese non subisce gol da 447 minuti. Zero le reti subite nelle ultime quattro gare, dato al quale vanno aggiunti gli 87 minuti successivi al centro di Lapadula in Bari-Cagliari dello scorso 18 febbraio, 25esimo turno di Serie B. Si tratta della striscia di imbattibilità più lunga per la porta difesa da Caprile in campionato. Solo nello scorso torneo di Serie C, tra la 32^ e la 37^ giornata, la squadra di Mignani fece meglio, mantenendo la porta inviolata per sei partite consecutive. Anche allora correva il mese di marzo e si era entrati nella fase decisiva del campionato per la promozione. Segno dunque dell’importanza che secondo l’allenatore originario di Genova riveste la solidità difensiva per mettere nel mirino obiettivi molto ambiziosi. Salgono a sette i risultati utili consecutivi del Bari. 50 i punti totali dopo 29 partite, 2 in più rispetto al girone di andata.

Il trend positivo delle ultime settimane nella zona di campo presidiata dal capitano Valerio Di Cesare segue il momento no che aveva caratterizzato le precedenti cinque partite: 8 i gol subiti dal Bari contro Palermo, Perugia, Spal, Cosenza e Cagliari, spesso a causa di disattenzioni, cali di concentrazione nel finale ed errori individuali.

A contribuire all’imbattibilità di Caprile nel confronto di spessore contro il Frosinone è stato anche Giacomo Ricci, alla sua seconda gara da titolare nelle ultime tre partite. Decisivo un suo intervento in scivolata quasi sulla linea di porta nel primo tempo per respingere un tiro a botta sicura di Mulattieri. Il laterale toscano sembra dunque pienamente recuperato dal problema muscolare al polpaccio sinistro accusato in allenamento prima della sfida contro il Como del 27 novembre scorso. Guaio che aveva costretto il 26enne livornese a saltare tutte le ultime sei gare del 2022. Pur tornando disponibile dopo la sosta natalizia, Mignani ha poi sempre preferito Mazzotta, concedendo a Ricci solo 11 minuti nella gara persa al San Nicola con il Perugia. Le gerarchie sembrano adesso nuovamente messe in discussione, almeno a giudicare dalle scelte del tecnico ligure negli ultimi tre impegni di campionato. Tra i nuovi protagonisti dell’ultimo baluardo davanti a Caprile c’è anche Zuzek, in campo per tutto il secondo tempo a Brescia, entrato nel finale della gara con il Venezia, e titolare ad Ascoli.

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