Bari, il patto di Di Cesare e Antenucci: «Dare il 110% per portare la città dove merita»

Il Bari riabbraccia anche Cheddira e Dorval: l’attaccante marchigiano e il laterale parigino sono attesi oggi nel capoluogo pugliese dopo gli ultimi impegni con le rispettive nazionali, il Marocco e l’Under 23 dell’Algeria. Il primo a rientrare alla base era stato martedì scorso il portiere Elia Caprile, reduce dal doppio appuntamento amichevole con l’Under 21 Azzurra. Mister Mignani potrà quindi contare sulla rosa al completo negli ultimi due giorni che separano i biancorossi dalla sfida contro il Benevento, in programma sabato al “San Nicola”, alle 16,15. Gara valida per la 12^ giornata del girone di ritorno di serie B. Il tecnico genovese ritroverà due pilastri di difesa e centrocampo, ossia Valerio Di Cesare e Raffaele Maiello, entrambi al rientro dopo la squalifica. Sarà da valutare il minutaggio di Folorunsho, tornato a lavorare con il gruppo da tre giorni dopo l’infortunio al ginocchio destro. Contro i sanniti, terz’ultimi in classifica, il Bari è chiamato a un immediato riscatto dopo il tonfo inatteso al “Liberati” di Terni, per tentare di consolidare la parte alta della griglia playoff, con uno sguardo anche al secondo posto. «Guai ad abbassare la guardia», il monito di Mirco Antenucci. «Sulla carta queste sembrerebbero partite abbordabili, ma in realtà non è affatto così», osserva il bomber molisano. «La B è un campionato difficile. Il Frosinone ha perso in casa con il Cosenza nell’ultimo turno. Bisogna restare concentrati, cattivi e fare il nostro calcio, mantenendo la nostra identità».

Antenucci e Di Cesare ieri pomeriggio hanno partecipato nella libreria Feltrinelli di Bari alla presentazione del libro “Quella notte alla fonte magica”, in compagnia dell’autore, Adriano Moraglio, e di Matteo Avella, manager di Acqua Amata, main sponsor della SSC Bari.

Dialogando con l’autore del saggio l’attaccante e il difensore hanno messo a nudo obiettivi e sensazioni, ripercorrendo le tappe del loro percorso con la maglia del Bari: «Ho ricominciato dalla Serie D. Mirco dalla C. Potevamo anche mollare, e invece siamo rimasti qui, perché volevamo contribuire a riportare il Bari dove merita. I proclami li lasciamo ad altri. Abbiamo dimostrato con i fatti quanto amiamo questa maglia», le parole del 39enne capitano biancorosso. «Quando arrivi a questa età non giochi più per soldi, ma perché hai voglia e vuoi ancora raggiungere risultati incredibili. Giocare a calcio per me è stato un sogno: ora che sta per finire vogliamo continuare a sognare e dare il 110%. In questi due mesi, che sono fondamentali, ci giochiamo tutto».

Parole condivise anche dal suo amico e compagno di squadra Antenucci: «Quando sei più vecchietto conta solo la motivazione. Io e Valerio abbiamo il fuoco dentro. È questo che ci spinge ancora a dare il massimo».

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