Rapido, molto reattivo, bravo a leggere la fase difensiva, ma anche ad impostare l’azione. Ottima visione di gioco, sempre a testa alta, tecnica, lancio «alla Bonucci», ama la propensione offensiva. Assist man, vizio del gol. 186 centimetri di altezza che gli consentono di presentarsi benissimo in area piccola per far male di testa. Specialista nell’anticipo e nel tackle scivolato pulito.
È Zan Zuzek, 25enne neo difensore del Bari, appena acquistato dal Koper, formazione che milita nella massima serie slovena, con un investimento del club di Luigi De Laurentiis di circa 300mila euro.
La decisione
Un ritorno di fiamma quello che ha portato alla chiusura dell’affare. Il classe ’97 era finito nel mirino del direttore sportivo Ciro Polito già nelle prime fasi del calciomercato, ritenuto l’alternativa a Vicari laddove non si fosse perfezionato il trasferimento del centrale romano dalla Spal al club biancorosso. Come spesso accade nel calcio, l’estate di lavoro e le prime gare ufficiali sono servite non solo per morale e classifica, ma anche per valutazioni sulla consistenza e competitività della rosa. Nonostante l’esperienza e l’affidabilità di gente come Di Cesare e Terranova, la carta di identità di entrambi i centrali, insieme ad una condizione fisica nel caso del secondo ancora da migliorare, hanno convinto Polito a tornare sui propri passi e ad intervenire. L’obiettivo è chiaro: fornire a Mignani un tassello in difesa di qualità, e soprattutto con caratteristiche molto diverse rispetto a quelle dell’intero pacchetto difensivo, Gigliotti compreso, la cui posizione potrebbe essere oggetto di riflessioni, così come quella del giovane Bosisio.
Corsa, gamba e versatilità fanno di Zuzek non solo un jolly, ma anche una pedina unica nel suo genere in rosa. Lo sloveno all’occorrenza è spendibile addirittura come alternativa a Maiello e Maita davanti alla difesa. Con Vicari, appena recuperato dall’infortunio alla caviglia destra, potrebbe formare, non solo sulla carta, la nuova coppia di centrali con il patentino di titolari, permettendo così agli esperti Di Cesare e Terranova di non portare il «fardello della responsabilità» per tutto l’anno.
I numeri
131 presenze nella Prva Liga, la Serie A slovena. 19 in Druga Liga, seconda serie. 17 volte anche in campo internazionale, compresi 11 gettoni nelle qualificazioni per l’Europa League e due per la Conference League. Per nove volte ha vestito anche la maglia della Nazionale slovena, tra Under 19 e Under 21.
Tra le doti di Zuzek si annoverano gli inserimenti vincenti in area: ben 14 i gol in carriera, dei quali 9 nel massimo campionato sloveno con la maglie del Koper, dove ha militato nelle ultime tre stagioni, comprese quattro presenze quest’anno, e 5 con il Domzale; una marcatura anche in seconda serie. Quindi due reti nella coppa nazionale del Paese dell’Est Europa. Un jolly messo a segno nella qualificazioni all’Europa League. Infine una marcatura in Uefa Youth League. Virtù del giocatore è anche la sua correttezza in campo: solo 4 le espulsioni.
Il nuovo difensore del Bari è solo l’ultimo di una lista di calciatori sloveni che in Italia hanno visto la consacrazione, con in testa il portiere dell’Inter Handanovic e il fantasista dell’Atalanta, che piace molto al Bologna, Ilicic.
Il precedente
La bandiera slovena sventolava nel Bari non più tardi di quattro anni fa: anche allora era Serie B, campionato 2017-2018. Il mercato invernale di Sogliano portò nella città all’ombra di San Nicola Jure Balkovec. Sei mesi conditi da 12 presenze e un gol, prima del trasferimento a Verona.
L’arrivo
Zuzek intanto è già entrato nel clima barese: nella tarda serata di ieri ha messo piede sulla pista dell’aeroporto di Palese, dove è arrivato con un volo da Trieste. Sarà tempo di visite mediche e firma sul contratto triennale. Dopodiché inizierà ufficialmente la sua nuova avventura con la maglia del Bari.