Bari, è questione di matematica: il traguardo playoff dista solo 2 punti

Due punti al traguardo playoff: il Bari è ad un passo dal mettere un sigillo sulla matematica qualificazione agli spareggi promozione. L’appuntamento da non mancare per i biancorossi è imminente: con un successo contro il Pisa, che i pugliesi affronteranno domenica alle 16,15 fuori casa, la squadra di Mignani guadagnerebbe di diritto la partecipazione ai playoff, con quattro gare di anticipo rispetto alla fine del campionato di serie B. Un target non di poco conto in considerazione di quelle che erano state le premesse alla vigilia del torneo: «Mantenere la categoria nell’ottica di un consolidamento». Obiettivo fissato da tutto lo “stato maggiore” del Bari, partendo dal presidente Luigi De Laurentiis. Dopo 33 giornate è tutta un’altra storia: oggi lo scenario, che vede i biancorossi in terza posizione con 57 punti, coincide perfettamente con le ambizioni coltivate da tutta la “piazza” già l’estate scorsa, ponendosi allora in contrapposizione con il basso, seppur legittimo, profilo societario. All’Arena Garibaldi il Bari ha dunque un primo set point per archiviare il discorso playoff e concentrarsi sulla raggiungimento del miglior piazzamento possibile. Sono 14 le lunghezze che separano i galletti dal terzetto formato da Modena, Palermo, Ternana, tutte none a quota 43 punti e con la possibilità di agganciare il Bari e la zona per gli spareggi che mettono in palio il terzo biglietto per la serie A. In caso di vittoria con il Pisa i biancorossi guadagnerebbero un margine di vantaggio impossibile da colmare per emiliani, siciliani ed umbri e dunque sarebbero sicuri della qualificazione alla corsa finale per il salto di categoria.

La realtà impone a Di Cesare e compagni di non accontentarsi e di difendere a tutti i costi la terza posizione, con l’obiettivo di evitare gli insidiosissimi preliminari playoff e accedere direttamente alle semifinali. Beneficio che si guadagnerebbe anche chiudendo quarti. Tagliando il traguardo da terzi vi sarebbe inoltre la possibilità di giocare la gara di ritorno della semifinale (ed eventualmente anche della finale) al “San Nicola”. In più basterebbero quattro pareggi, tra gare di andata e ritorno, per ritrovarsi in serie A, in virtù del miglior piazzamento. Calcoli che si evidenziano solo per dovere di cronaca, seppur siano sempre osteggiati da Mignani e dai suoi uomini, anche per questioni di sana scaramanzia. Il Bari mantiene 5 punti sul quarto posto del Sudtirol, mentre sono 9 quelli che lo separano da Cagliari e Parma, rispettivamente quinto e sesto. Domenica prossima se sardi e ducali dovessero perdere e se la reggina non andasse oltre il pareggio con una vittoria i biancorossi sarebbero certi anche dell’accesso diretto alle semifinali. Nel frattempo non bisogna dimenticare la possibilità, sulla carta ancora concreta, di poter lottare per il secondo posto, che vale la promozione diretta. Il duello con il Genoa, che precede di 6 punti il Bari in classifica, è ancora aperto. I rossoblù sono attesi da due trasferte consecutive molto insidiose: sabato saranno di scena sul campo del Cittadella, squadra in piena lotta per la salvezza, e poi andranno a far visita al Sudtirol, impegnato nella corsa alla A. A cinque turni dalla fine, con in palio ben 15 punti, tutto è ancora possibile. I biancorossi non abbandonano la speranza di accorciare sul Grifone e giocarsi il tutto per tutto a “Marassi” nell’ultima partita di serie B.

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