Bari, De Laurentiis: «Sognare si può. La cessione del club? Confermo, non vendo fumo»

Focus sul campionato, tra presente, futuro e sogni: nel giorno delle Midterms americane anche Luigi De Laurentiis traccia un primo bilancio.

Non si tratta di una “verifica di metà mandato”, ma dopo circa un terzo di stagione l’amministratore unico del Bari gode di una classifica più che positiva e di un ampio “consenso”. «Sono in un momento di gioia sportiva», ammette il presidente biancorosso intervistato da Radio Bari, spiegandone poi i motivi.

«Con il mister e il direttore sportivo siamo partiti con un progetto importante, ambizioso e lo stiamo facendo in maniera lucida, concentrata, confrontandoci con un campionato nuovo per noi. Respiro all’interno del gruppo positività, voglia di vincere, abbiamo la testa libera e questi sono ingredienti fondamentali per i buoni risultati che stiamo raccogliendo. I nostri tifosi ci fomentano, i punti in classifica ci motivano. Siamo la prima delle neo promosse. Quindi il mio bilancio è ultra positivo».

De Laurentiis non sembra affatto preoccupato dal momento di flessione della squadra, che nelle ultime quattro giornate ha raccolto soltanto due punti.

«È ovvio che partendo così forte, dopo aver anche toccato la vetta, avere una sorta di frenata potrebbe destabilizzare gli animi. Ma ciò che non mi destabilizza è vedere in campo giocatori che lottano anche di fronte alle avversità, riuscendo a ribaltare il risultato o, come nell’ultima partita, a trovare il pareggio».

Il numero uno della SSC Bari parla con sicurezza e grande fiducia per il futuro, mettendosi la mano sul cuore: «Finora questa squadra mi ha permesso di sognare tanto e continuo a farlo, perché possiamo contare su giocatori motivati e persone di livello. Abbiamo plasmato un gruppo a nostra immagine e somiglianza. Per il futuro, auguriamoci il meglio».

De Laurentiis coglie l’occasione per chiarire il suo intervento pubblico della scorsa settimana, nel quale, rispondendo a domanda precisa sul tema della multiproprietà Napoli-Bari, aveva ribadito la necessità di cedere il club biancorosso in caso di promozione in Serie A.

Parole che, pur apprezzate per la loro trasparenza, avevano suscitato un po’ di timori tra i tifosi e non solo: «Se mi fanno questa domanda devo rispondere in maniera onesta, non sono abituato a vendere fumo, mai nella mia vita. Chi può sapere cosa accadrà. Il Bari potrà essere da playoff? Il campionato è lungo. Siamo sicuramente realisti, e vedremo passo dopo passo quello che potrà accadere. Ad oggi non mi sbilancio».

Il massimo dirigente biancorosso si rivolge quindi direttamente ai tifosi, con l’obiettivo di rassicurarli: «I nostri sostenitori devono chiaramente stare tranquilli e sereni, sapendo che c’è una proprietà seria, lucida, concentrata, che ha messo in campo manager, direttore sportivo, allenatore, staff tecnico e giocatori, tutti di altissimo livello».

Il presidente dei “galletti” prende posizione anche sui numerosi episodi arbitrali che nelle ultime settimane hanno palesemente penalizzato la squadra.

«Ci sono partite in cui le decisioni arbitrali possono innervosire tanto piazza e squadra; ma anche in quei momenti bisogna rimanere lucidi, stare al proprio posto ed avere rispetto. Con la Lega di Serie B ho un dialogo e gli episodi vengono attenzionati. Alcuni arbitri, come accade per i calciatori, possono non performare, ma non per questo bisogna urlare al complotto. Bisogna invece restare lucidi, compatti e, come dico sempre, mettiamo il pallone dentro», ha poi concluso il presidente dei biancorossi.

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