Dopo il pari contro il Cosenza, ha parlato a fine gara mister Longo, visibilmente nervoso visto il pari maturato per decisione dubbia del direttore di gara e dal var.
Il tecnico piemontese ha così analizzato la partita: «Sapevamo che il Cosenza sarebbe stata squadra ostica e scorbutica, la partita si è svolta come pensavamo dovesse svolgersi. Sapevamo che cambiano molto anche rispetto all’avversario, abbiamo letto le situazioni con attenzione. Abbiamo incominciato nella maniera corretta, poi siamo stati un po’ più sporchi nel primo tempo sbagliando passaggi che non siamo soliti fare. Poi abbiamo commesso un’ingenuità permettendo al VAR di decidere, sebbene mi sembra sia stata una scelta un po’ esagerata. È difficile dare spiegazione al gesto, il difensore del Cosenza se la ride, ma sono le dinamiche del calcio. È stato un ottimo Bari, anche con l’uomo in meno, che ha provato anche a vincerla. Un Bari dal grande spirito».
L’analisi
«Siamo stati equilibrati, abbiamo fatto una partita attenta, facendo bene le due fasi. Abbiamo inserito Coli Saco perché Maita era stremato, è stato un cambio forzato. Abbiamo inserito anche Obaretin per una questione di centimetri, abbiamo alzato la nostra struttura fisica. Questa è una squadra che ha bisogno di accumulare esperienze, anche nell’inferiorità numerica. In settimana avevo chiesto questo, di giocare sempre anche sotto di un uomo. Penso che i ragazzi hanno fatto la loro in maniera egregia. Nelle partite gli episodi sono molto importanti, questa gara ci vede uscire con rammarico, ma c’è fiducia visto che il gruppo è coeso e fatto di giocatori che danno tutto».
Longo chiude parlando dei rimpianti: «Ci teniamo la prestazione. Per l’arbitraggio ripeto che siamo stati ingenui. Il cinismo in questo momento non è una caratteristica nostra, la squadra al momento non lo è. Le grandi squadre a volte vincono partite sporche. Sibilli sta tornando a disposizione, Lasagna ha fatto un grande secondo tempo in inferiorità numerica».
L’autore del vantaggio
«Il gol mi carica relativamente, perché io mi metto sempre a disposizione della squadra – commenta a caldo Raffaele Pucino – e l’importante è il risultato finale». Sulle polemiche successive alle sue parole: «Le mie parole sono state travisate, erano indirizzate a quelli che non ritengo tifosi del Bari perché dicono solo cattiverie. Io mi aspettavo questo avvio di stagione perché a differenza degli altri credo molto in me stesso. Mi arrabbio quando le mie prestazioni vengono valutate sulla base di una punizione sbagliata». Chiosa finale sul rendimento della difesa: «Il lavoro veniva fatto bene anche prima, ma ci viene riconosciuto solo adesso che sono arrivati i risultati».