Bari, comincia la settimana calda di Polito: incontri con De Laurentiis e Mignani, poi testa alla squadra

Da oggi si comincia a fare sul serio. Quindici giorni dopo la grande amarezza della A perduta a due minuti dal sogno, la macchina del Bari è pronta a rimettersi in moto.

Si riparte da Polito

A girare la chiave dell’accensione sarà il direttore sportivo napoletano. L’uomo che gode di una fiducia quasi incondizionata da parte del presidente Luigi De Laurentiis. Il direttore sportivo ieri è finalmente sbarcato in Puglia dopo un periodo trascorso in crociera. Giorni di relax per tentare di metabolizzare la delusione dell’11 giugno, ma utili per riorganizzare le idee e preparare il terreno per le prime mosse nell’ottica della stagione sportiva 2023-2024. Nessun dubbio che sarà Polito il regista del nuovo film biancorosso da produrre, con l’obiettivo di proiettarlo sul grande schermo della A. Il direttore sportivo e l’amministratore unico del club biancorosso si incontreranno nei primi giorni della settimana. Ma non si attendono sorprese. La conferma di Polito non è mai stata in discussione. Sarà un colloquio per ratificare e mettere a punto strategie in realtà definite a grandi linee ancor prima che il Bari si presentasse all’appuntamento dei playoff. Già alla vigilia degli spareggi promozione Polito aveva rassicurato De Laurentiis sulla ferma intenzione di continuare a far parte del progetto tecnico. Una parola data forte anche di un contratto che si è blindato con il raggiungimento delle finali per la Serie A. Il terzo posto ottenuto in campionato dalla squadra pugliese ha allungato automaticamente il vincolo contrattuale fino al 2025, garantendo a Polito anche un trattamento economico che ha riconosciuto fino in fondo il valore del dirigente campano. Un patto sottoscritto già a settembre 2022, con tutti i crismi, che è diventato esecutivo in virtù delle opzioni scattate al termine dell’ultima stagione.

Questione budget

Il criterio sarà quello già adottato nei 5 anni di gestione De Laurentiis: un piano adeguato, fondato sul principio della sostenibilità economico-finanziaria. La società rispetterà il programma concordato un anno fa per il raggiungimento della A in tre anni. L’esito della prima stagione in Serie B ha certamente accelerato l’iter verso il massimo traguardo. Per questo si metterà sul piatto un budget più cospicuo che permetta al Ds di operare con meno patemi delle due precedenti sessioni di mercato. In generale si passerà da 15-16 milioni complessivi per affrontare l’ultima stagione ad una cifra che supererà i 20 milioni. Soldi comprensivi di quota mercato, costi cartellini, monte ingaggi, stipendi di tesserati, staff e dipendenti e di tutti i costi della società, compresi quelli di gestione dello stadio San Nicola.

Il primo tema sul tavolo

Non può che essere quello dell’allenatore. Salvo clamorosi colpi di scena, sarà ancora Michele Mignani il condottiero della nave biancorossa. L’uomo, insieme a Polito, più provato dopo la sconfitta contro il Cagliari nella finale playoff. Tutto ruota intorno alle piene motivazioni e alla volontà del tecnico genovese di proseguire convintamente, con l’obiettivo di tentare l’assalto alla A diretta. Ad ora sembra che ci sia piena convergenza tra il pensiero di Polito e quello dell’allenatore ligure. Solo un passo indietro di Mignani farebbe saltare il banco. Uno scenario difficilmente ipotizzabile. La realtà suggerisce che invece l’incontro tra le parti, in programma a stretto giro, sarà solo un modo per consolidare il rapporto e ripartire con ancora più forza.

Il mercato

Cruciale il futuro di Caprile e Cheddira, i due pezzi pregiati della rosa del Bari. In settimana sono attese novità. Al momento le possibilità che possano partire entrambi sono alte. Molto dipenderà dalle offerte concrete che arriveranno sul tavolo e da chi. La possibilità di giocare in Serie A, con continuità, renderebbe quasi impossibile trattenerli. Ma il Bari farà la sua parte per provarci. Da valutare l’eventuale ruolo del Napoli, interessato sia all’italo marocchino, sia all’estremo difensore. Nel frattempo Polito dovrà dirimere le questioni dei giocatori in scadenza di contratto (Antenucci, Botta, Ceter Galano, Mazzotta, Molina, Pucino, Sarri) e di quelli a fine prestito (Benedetti, Esposito, Folorunsho e Mallamo). Caso a parte Di Cesare. Il capitano ha un altro anno di contratto, ma il suo futuro è ad un bivio: viverlo sul campo oppure con un ruolo diverso. Proprio dalla gestione di questa enorme matassa dipenderà il raggio d’azione del mercato in entrata.

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