Pesante ko per il Bari, che cade contro la Carrarese per 2-1 e rallenta la corsa playoff, con il Palermo che supera i biancorossi all’ottavo posto.
A fine gara mister Longo non nasconde il fastidio: «Fino a un minuto dalla fine del primo tempo stavamo disputando una buona partita, riuscivamo ad aggredire e a fare quello che avevamo provato. Abbiamo commesso un’ingenuità grandissima sul gol dell’1-1, non puoi permettere di regalare una rete così, quella punizione andava calciata in profondità. Ha cambiato la gara, poi il 2-1 ci ha spento la luce, da lì siamo stati confusi e poco lucidi, il secondo tempo non è stato all’altezza».
Il calo mentale
Longo ha così spiegato l’ennesima rimonta subita nella ripresa: «Nel primo tempo la squadra ha fatto una buona prestazione, poteva segnare più di un gol. È una questione mentale, vediamo l’episodio negativo come un macigno. Da un mese veniamo fischiati, e di conseguenza i giocatori sanno il peso e la responsabilità di riuscire a trovare i playoff. Quando siamo sotto e non siamo leggeri vengono fuori gli aspetti negativi, dobbiamo crescere perché le difficoltà ci sono ma bisogna reagire».
L’analisi è proseguita sulle condizioni fisiche della squadra: «La questione atletica può contare, ma dopo l’episodio era eclatante il nervosismo, loro si sono esaltati, gli aspetti psicologici contano tanto. Poi che qualche giocatore non fosse al top lo sapevamo, ma ribadisco, le due componenti, fisica e mentale, vanno di pari passo».
I singoli
Longo ha parlato così delle sostituzioni: «Abbiamo messo Falletti a fare la mezzala per avere due centrocampisti offensivi e altrettanti attaccanti. Ho tolto Simic perché mi serviva un giocatore non ammonito per i contrasti».
Longo ha proseguito parlando di Falletti e Pereiro, tornati titolari dopo tanto tempo: «Hanno lavorato bene, creando pericoli e imprevedibilità. Gaston non giocava da un po’ e poteva andare calando, ma hanno fatto la loro partita. Con loro nel primo tempo abbiamo avuto tre o quattro occasioni e non è poco, poi nel secondo tempo siamo calati».
Le parole Maita
A comparire davanti ai microfoni anche Maita: «Sono incazzatissimo, l’abbiamo preparata bene in settimana e fatto un buon primo tempo. Il gol ci ha tagliato le gambe. Bisogna lavorare e fare le cose fatte bene. Mancano sette partite, non vediamo tutto nero, brucia e fa male, spero che ci serva da lezione, anche perché servono punti per tranquillizzarsi ed essere spensierati». Il giocatore ha proseguito: «Bastava buttare via la palla, quello magari è un nostro modo di giocare. Chiediamo scusa per quello che è successo oggi». c.m.