«Io anche il Bari e nel giro di tre anni dovrò venderlo, se dovesse andare in A ma anche se non dovesse andare in A». Lo ha detto il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, proprietario anche del club biancorosso guidato dal figlio Luigi, durante la conferenza stampa che si è tenuta a Riyad dopo la finale di Supercoppa italiana persa dai partenopei contro l’Inter.
A chi gli chiedeva se farebbe mai una squadra in Arabia, De Laurentiis ha risposto che «se mi fosse permesso di agire liberamente, ma in Italia, che è un paese democratico siamo tutti invece schiavi e non siamo liberi… al Manchester City è permesso di fare 42 squadre, agli italiani noi no. Ho anche il Bari e nel giro di tre anni dovrò venderlo, se dovesse andare in A ma anche se non dovesse andare in A. Io farei una squadra negli Stati Uniti, in Arabia… Però, dato che penso che il calcio ve lo siate imposto come una vetrina per il mondo, e penso che dopo il 2030 non farà più parte dei vostri desideri, perché avrete fatto capire che siete una realtà che esiste, va benissimo così. Io tornerò in Arabia a prescindere dal calcio, è un Paese che mi ha straordinariamente affascinato».