Bari, al San Nicola il Parma è un tabù che dura da 35 anni

Scontro diretto per i piani alti della classifica, ma soprattutto una partita “stregata” per il Bari: i biancorossi farebbero bene a non dare un’occhiata ai precedenti casalinghi della gara con il Parma, in programma domani alle 14, al “San Nicola”. Un appuntamento che, a giudicare dalla storia, sarebbe già segnato ancora prima di cominciare. Nonostante il bilancio complessivo degli appuntamenti interni sia all’insegna dell’equilibrio, con 10 vittorie dei pugliesi, altrettante degli emiliani e 9 pareggi, a mettere in apprensione la piazza biancorossa è il trend degli ultimi 35 anni: un vero e proprio disastro, tra batoste e figuracce, anche davanti al pubblico delle grandi occasioni. Le statistiche dell’ultimo quarto di secolo sono da incubo: otto sconfitte, sei pareggi e una sola vittoria, peraltro maturata in Coppa Italia cinque anni e mezzo fa, grazie ad una doppietta di Galano. Per trovare la gioia dei tre punti in campionato bisogna fare un tuffo nel passato, arrivando fino al 18 settembre 1988. Anche allora era serie B, 2^ giornata: il Bari di Gaetano Salvemini (poi promosso in A) riuscì a battere i ducali con le reti firmate da Monelli e Lupo, quest’ultimo oggi direttore sportivo della Spal. Da quel momento, che si trattasse di massima serie o cadetteria i biancorossi hanno dovuto ingoiare solo bocconi amari. Un ruolino terribile che ha portato alla definizione di Parma quale “bestia nera” dei galletti.

A pagare dazio nella sfida contro i crociati anche squadre protagoniste di annate straordinarie: è il caso del Bari allenato da Antonio Conte, artefice dell’ultima promozione in serie A. Quattro aprile 2009, 34esima giornata: i biancorossi ospitano il Parma al “San Nicola”, davanti a oltre 40mila spettatori, registrando il primo record stagionale di presenze in B. Si tratta di una partita cruciale per la corsa alla promozione diretta, dal momento che i pugliesi guidano la classifica con 63 punti, mentre gli emiliani sono distanti solo quattro lunghezze. Lo scontro diretto terminerà con una sconfitta bruciante per il Bari, superato 0-2, riaprendo di fatto la lotta per la prima posizione. Fortunatamente sarà solo un incidente di percorso per la corazzata di Conte, poi promossa con ben tre giornate di anticipo. Curiosità, quella squadra dopo 19 giornate aveva solo un punto in più rispetto al Bari di Mignani (31, contro 30).

Gli ultimi due confronti in ordine di tempo raccontano di una sconfitta in Coppa Italia, lo scorso 19 ottobre al Tardini, e di un pirotecnico 2-2 nella gara del 12 agosto, che segnò l’esordio in B del Bari. Dopo un avvio in salita, a causa delle rete di Man (la cui presenza domani è in dubbio per infortunio) incassata al terzo minuto, Cheddira e compagni riuscirono a ribaltare il risultato grazie ai gol di Antenucci, su rigore, e di Folorunsho, subendo la beffa del pareggio per un cattivo piazzamento della barriera sulla punizione di Mihaila. Nonostante l’approccio da incubo, il Bari, reduce dall’ottimo prologo stagionale in Coppa Italia, si confermò anche in campionato, tenendo testa ad una delle favorite per la vittoria del torneo e dimostrando, per la prima volta, di poter reggere l’urto del salto di categoria. Dopo 19 partite le due squadre tornano ad affrontarsi, separate in classifica da soli tre punti, con il Bari quarto, a quota 30, e con molte più certezze rispetto alla gara di andata, e il Parma sesto, forte di 27 lunghezze. Anche domani, come 14 anni fa, sarà scontro diretto, con la speranza che stavolta la storia possa finalmente essere riscritta.

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