Bari a caccia della prima vittoria in campionato, Longo: «Voglio personalità e coraggio»

«Voglio un Bari di personalità e coraggio, con un atteggiamento famelico», un concetto ripetuto più volte dal mister Moreno Longo quest’oggi in conferenza stampa alla vigilia di Bari-Mantova al San Nicola. Biancorossi a caccia dei primi tre punti: «Mi aspetto un Bari voglioso, che vorrà cercare con tutte le forze la prima vittoria; una squadra che abbia il coraggio, la personalità e la serenità di giocare in casa contro una squadra che oggi è ai vertici della classifica».

Su possibili cambi tattici, si pensa a un 3-5-2: «Il Bari può giocare con più moduli e gli ultimi innesti ci danno diverse opportunità in merito. Ma le scelte saranno sempre in funzione della partita, di ciò che vedo e valuto e in funzione di un gioco propositivo».

Longo, di mamma barese conosce bene la piazza. «So quello che può darmi. Ero consapevole della situazione che avrei trovato, non sono sorpreso, come non lo devono essere i miei calciatori. Nei club ci sono tanti alti e bassi, momento di entusiasmo e momenti di depressione, fa parte del gioco. Quello che ho detto venendo è che mi concentro sull’aspetto positivo, cercando di far capire anche ai miei calciatori che ciò che succede avviene perché c’è passione. Il nostro compito è cercare di riportare entusiasmo, attraverso le prestazioni».

Sui nuovi il tecnico ha ammesso che Lella e Falletti sono già pronti, mentre Simic e Tripaldelli stanno arrivando alla migliore condizione. Su Tripaldelli e Falletti ha specificato: «Tripaldelli ha avuto un fastidio dovuto a delle vesciche. Falletti sta facendo degli allenamenti di intensificazione e non si è neanche riposato, ma ci sarà».

Sul 3-5-2 o 3-4-1-2 e il capitolo Falletti, Longo ha detto: «In campo dovremo avere la capacità di adattarci alle situazioni, modificando l’assetto. Mi aspetto questo dai calciatori. I nuovi ci hanno dato la possibilità di avere una rosa più profonda, di avere soluzioni in più. Oggi parliamo di un calcio organizzato, giocatori che fanno vincere le partite non ci sono. Falletti è libero di muoversi e di interpretare lo spazio, ma lo deve fare sempre in un contesto organizzato. È un giocatore maturo, lo sa fare, dando grande disponibilità nelle due fasi».

Sul Mantova, che conosce molto bene Possanzini per averci giocato nelle giovanili del Toro, Longo afferma: «C’è grande rispetto, ne conosciamo la qualità e la forte identità. Conosco molto bene il loro allenatore, abbiamo fatto le giovanili al Torino. Ha vinto la C non avendo il gruppo più forte, questo significa che ha valorizzato al massimo i calciatori, che sul campo si riconoscono molto bene. Dovremo avere l’attenzione massima alla cura dei dettagli».

Di fronte ci sarà un Mantova che predilige la costruzione dal basso ma Longo ha un piano e punta come ha già asserito sui dettagli.

Chiosa su Manzari: «Sono molto contento. Sta crescendo e si candida come gli altri per poter iniziare la gara. A volte le caratteristiche dell’avversario ci fanno fare scelte differenti. Con i 5 cambi può essere determinante. Quando è stato chiamato in causa ha sempre dato il suo apporto, ora è arrivato il momento affinché faccia gol. Deve essere più cinico, ha un piede importante e deve fare gol».

Il tecnico che si è detto contento a più riprese anche dei nuovi innesti a centrocampo ma anche dei progressi fatti in difesa: «Abbiamo continuato a lavorare bene, soprattutto sulle palle inattive, allenandoci su quel tipo di situazione. Simic può fare sia il centrale che il braccetto di destra, lo stiamo alternando. Per fare il braccetto ha bisogno di una condizione fisica differente». Sui rigoristi il tecnico ha chiarito che saranno scelti di volta in volta e già designati, specificando che contro la Samp a Genova, era Lasagna quello prescelto. 

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