Attento Bari, dietro corrono più di te. Crisi del gol infinita

Le lancette corrono, ma anche le squadre, come il Bari, in lotta per la salvezza e per il momento ancora alle spalle dei biancorossi in classifica. Il principio secondo il quale i campionati si decidono tra marzo e aprile si sta traducendo in un netto cambio di passo da parte di coloro che oggi sono impegnati per il raggiungimento dei rispettivi obiettivi.

Accade così anche nella parte bassa della graduatoria, dove da qualche settimana le formazioni invischiate in pieno nello lotta salvezza stanno tentando di rompere l’inerzia negativa che aveva caratterizzato fino a poco tempo fa il proprio campionato. E, numeri alla mano, le notizie sono pessime per la squadra allenata da Iachini, il cui rendimento nelle ultime 5 giornate è stato il più negativo, insieme a quello del Lecco, tra le 20 partecipanti al torneo cadetto.

Media da retrocessione diretta
Due punti racimolati tra la 27a e la 31a giornata, per effetto di tre sconfitte e dei pareggi con Spezia (1-1, 28esimo turno) e Modena (1-1, 31esimo turno). Tutte le squadre che seguono il Bari in classifica o coinvolte nella bagarre salvezza, a parte il Lecco, hanno fatto meglio della formazione pugliese. Spezia e Ternana, che oggi disputerebbero i playout, hanno conquistato rispettivamente 8 e 6 punti, viaggiando ad una media quasi da griglia playoff. Discorso non molto dissimile per le compagini che sarebbero condannate alla retrocessione diretta se il campionato finisse oggi. L’Ascoli, terzultimo a quota 31, ha portato a casa 5 punti in altrettante gare. Ha messo il turbo invece la Feralpisalò, in penultima piazza in classifica generale con 30 punti. La formazione lombarda è la più in forma tra le squadre impegnate nel difendere la permanenza in Serie B. Sono infatti 9 i punti messi a referto negli ultimi 5 turni. La squadra allenata da Zaffaroni, in rapporto al periodo preso in esame, oggi sarebbe addirittura un zona playoff. Solo il Cosenza, che condivide con il Bari la stessa posizione in classifica, un gradino più in alto della zona playout, ha marciato al ritmo dei pugliesi, totalizzando 2 punti.

Il caso Sampdoria
Da brutto anatroccolo a cigno. Un modello da provare ad emulare. I blucerchiati, insieme al Como, sono la squadra del momento, capace di conquistare 12 punti nelle ultime 5 giornate. Davvero fenomenale il cambio di passo impresso dagli uomini allenati da Andrea Pirlo. I liguri hanno scalato la classifica, passando dalla 15a posizione, avendo sole due lunghezze di margine sulla zona playout, al settimo posto, a quota 43 punti. Un piazzamento che oggi garantirebbe l’accesso agli spareggi promozione. Dopo il ko casalingo contro la Cremonese, lo scorso 27 febbraio, la Samp ha guadagnato 4 vittorie di fila, battendo nell’ordine Feralpisalò, Ascoli, Bari e Ternana. Non sfugge, rispetto a quest’ultimo dato, come sia stato determinante per i doriani sfruttare a proprio vantaggio tutti gli scontri diretti con squadre in lotta per la salvezza.

L’infinita crisi del gol
Sempre considerando le ultime 5 partite del campionato, il Bari risulta quasi maglia nera anche per differenza reti, pari a -5. Solo Lecco (-8) e Palermo (-6) hanno fatto peggio. Tre i gol segnati dai biancorossi, a fronte degli 8 subiti. Nonostante il nuovo cambio di modulo, con il ritorno alla difesa a 4, adottato da Iachini nell’ultima gara contro il Modena, il Bari non è riuscito ad imprimere maggiore efficacia alla sua manovra offensiva. Una criticità che resta ancora oggi il vero tallone d’Achille. In riferimento all’ultima gara disputata al Braglia è impietoso il dato dei gol previsti sulla base dei tiri potenzialmente pericolosi effettuati verso la porta avversaria, pari a 0,36. Senza un’inversione di tendenza della cosiddetta “fase realizzativa” e senza soprattutto un maggiore apporto da parte degli attaccanti, a segno solo 19 volte in 31 partite, la corsa salvezza rischia di trasformarsi solo nell’ennesimo miraggio, come quello, ormai sfumato, dell’approdo ai playoff.

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