Oltre 500 iscritti, di cui 300 under 18; 3 campionati nazionali; 100 campionati regionali. Questi sono i numeri dell’Asd Tennis Tavolo Bari, l’unica associazione iscritta alla Fitet (Federazione italiana tennis tavolo) del capoluogo pugliese. Sede dell’attività sportiva è l’istituto scolastico Massari con ben 9 tavoli, a disposizione degli atleti, utilizzati sia per gli allenamenti che per le gare dei diversi campionati di categoria.
Nata nel 2014, la società fin da subito ha avuto una mission ben precisa: creare qualcosa di più di una semplice palestra dedita alla disciplina del tennistavolo: «Un luogo dove i ragazzi possano coltivare in maniera genuina lo sport allontanandoli per qualche ora dagli schermi degli smartphone per migliorare le doti di concentrazione, abilità fisica, mentale e rispetto dell’avversario. Il progetto è dedicato ai giovani e agli appassionati del tennis tavolo dell’intero territorio di Bari e provincia».
Una spiegazione chiara è completa quella del presidente dell’Asd Tennis Tavolo Bari. La stagione agonistica in corso 2022-2023 vede sei squadre impegnate nei campionati regionali di C2, D1 e D2 con due formazioni – Cardascio business solution TT Bari in C2 e Vacanzeinpuglia.it TT Bari in D2 – che lottano per la promozione nella categoria superiore. Peculiarità dello sport in questione è che all’interno della medesima società sportiva le squadre prendono il nome dello sponsor che le sostiene. Quest’anno l’Asd Tennis Tavolo Bari sta scommettendo su tanti ragazzi militanti nella formazione Lanit Tercom che compete nel campionato di D1.
La squadra è composta da tre giovanissimi: Simone Marino, classe 2006; Fabio Pavone, classe 2007 e Giuseppe Rubino, classe 2003.
Dopo un’inizio difficile, dovuto alla categoria superiore, nel girone di ritorno i risultati sono migliorati tanto da far sperare in una salvezza meritata che potrebbe arrivare già tra due domeniche. «Sarebbe davvero una impresa questa, soprattutto, dopo i due anni difficili del Covid».
Il presidente dell’Asd Tennis Tavolo Bari, Bottalico, sottolinea così l’entusiasmo per la ripresa delle attività con buoni risultati. Ma i problemi causati dalla pandemia avrebbero potuto decretare la chiusura definitiva delle attività dell’associazione sportiva che invece ha reagito come spiegano le parole dello stesso Bottalico: «Siamo orgogliosi del lavoro sin qui svolto subito dopo la ripresa post-pandemia. I nostri ragazzi sono tornati ad allenarsi duramente, quasi ogni giorno, e raggiungendo importanti traguardi sportivi in una disciplina poco mediatica». Per questa ragione il tennistavolo – comunemente detto ping pong – è considerato, da tanti, uno sport minoritario.
Ma Bottalico continua a mostrarsi, nonostante tutto, orgoglioso della crescita dei suoi ragazzi: «Tra qualche anno ce li ritroveremo in alto, tra i più bravi di Puglia e d’Italia, al fianco del nostro campione Emiliano Cataldo (classe 2004), barese doc che attualmente milita nel campionato nazionale di b2 con il TT Salento. Faremo di tutto per riportarlo a casa». Rivolte alla tematica delle strutture sportive sono, invece, le dichiarazioni di Mauro De Carlo, componente del direttivo dell’Asd: «Apprezziamo lo sforzo del governo della città di Bari che sta supportando la diffusione e conoscenza di questo sport piazzando i tavoli nei parchi pubblici, ma il nostro è uno sport olimpico, fatto di gare ufficiali e tanto allenamento, sacrifici e preparazione atletica e non possiamo praticarlo su un campo di pietra e al vento. Il nostro sogno è di avere a Bari, città metropolitana, uno spazio dedicato alla nostra disciplina sportiva che possa contare su almeno 20 tavoli e di arrivare fino a mille soci iscritti».