Se esiste una «Cassazione» nel calcio porta il nome di Mirco Antenucci: la sua presenza in campo con la maglia del Bari, da quattro anni a questa parte, ha assunto il valore di una «sentenza definitiva». Che sia Serie C o Serie B il risultato in termini di gol in avvio di stagione è praticamente lo stesso. I tre jolly firmati nelle prime quattro gare di campionato eguagliano il ruolino del biennio biancorosso 2019-2021. Solo il prologo dell’ultimo campionato di terza serie non ha confermato il trend nei primi 360 minuti in zona gol. Una falsa partenza, poi riscattata nell’arco del torneo della promozione, chiuso con un bottino complessivo di 17 reti (15 quelle ufficiali dopo l’esclusione del Catania contro il quale Antenucci aveva segnato due gol).
Antenucci fa bene al Bari, ma anche il Bari fa bene ad Antenucci. Il capoluogo pugliese rappresenta una «second life» per il bomber molisano. I centri messi a segno con Parma, su calcio di rigore, Perugia e Spal permettono all’attaccante di replicare lo score della stagione 2013-2014, quando vestiva la maglia della Ternana. L’attuale rendimento dopo le prime quattro partite di Serie B è quindi il migliore, insieme a quello umbro di nove anni fa, delle otto stagioni precedenti vissute nel campionato cadetto. L’ultima volta in B per il classe ’84 fu proprio a Ferrara, dove non andò benissimo, restando a secco di gol fino alla settima giornata. Solo un centro invece, sempre dopo le prime quattro uscite, nel biennio della Championship inglese tra il 2014 e il 2016, al Leeds. A zero anche nelle due stagioni precedenti, ancora con la Spal e poi a Torino, sponda granata. Una gioia invece ad Ascoli nello stesso periodo preso in esame, nel torneo 2009-2010.
Alla vigilia del suo compleanno, Mirco Antenucci si presenta dunque in gran forma per spegnere le 38 candeline della torta. Luci che illuminano la carriera di un giocatore salito sul podio dei migliori attaccanti della storia del Bari: con 53 gol, in poco più di tre stagioni e in oltre 110 presenze, il 37enne ha scavalcato Spinesi, mettendo nel mirino l’ungherese Voros, secondo nella speciale classifica, distante solo una lunghezza. Lontano, ma non impossibile da raggiungere, Bretti che detiene ancora il record di gol con la maglia biancorossa. Il friulano resta in vetta, a +16 da Antenucci, forte di 69 reti messe a referto in due periodi diversi, tra il 1950 e 1952 e successivamente nel quinquennio ’53-’58. Un gap per nulla incolmabile se l’attaccante di Termoli dovesse confermarsi per tutto il prosieguo del campionato.
In attesa del francese Schidler e di Salcedo, Mignani può contare sul suo «giudice supremo», che insieme al compagno di reparto Cheddira, sta trascinando il Bari nell’impervio cammino della B.