Addio ad Andy Brehme: per tre stagioni consecutive a segno contro il Lecce, una delle sue “vittime” preferite

Il mondo del calcio piange la scomparsa di Andreas Brehme, scomparso ieri all’età di 63 anni a Monaco di Baviera in seguito a un arresto cardiaco. Ex terzino e centrocampista tedesco, guidò la Germania alla vittoria nei Mondiali di Italia ’90, trasformando al minuto 85 il calcio di rigore che decise la finale contro l’Argentina. Brehme, considerato uno dei terzini più forti della storia del calcio, ha giocato per quattro stagioni in Italia con la maglia dell’Inter, che lo prelevò dai tedeschi del Bayern Monaco nel 1988, per poi cederlo agli spagnoli del Real Saragozza nel 1992.

In quel lasso di tempo, giocò 116 partite di campionato in maglia nerazzurra, realizzando undici reti. E spesso il destino del biondo teutonico si incrociò con il Lecce. La formazione pugliese, infatti, fu una delle “vittime” preferite del calciatore nato ad Amburgo nel 1960. Brehme giocò contro i giallorossi nelle sue prime tre stagioni italiane, segnando un gol in tutte e tre le annate. Nella stagione 1988/89, nel giorno di San Silvestro, l’Inter espugnò per 0-3 il “Via del Mare”. In quel successo, ci fu già la prima firma di Brehme contro il Lecce. Il tedesco, al 72’, raccolse un pallone sulla trequarti campo e, dopo essersi avvicinato all’area di rigore, scagliò un destro da fuori area che superò il portiere Terraneo, raddoppiando il gol dell’argentino Ramon Diaz prima del sigillo definitivo di Berti.

Nella stagione successiva, il 6 settembre, l’Inter superò il Lecce per 2-1 a “San Siro”. Anche in quell’occasione ci fu lo zampino di Brehme. Dopo il vantaggio ospite con l’argentino Pasculli, i nerazzurri replicarono con le reti teutoniche di Klinsmann, che segnò il gol del pareggio, e dello stesso terzino, che al 72’ trasformò un calcio di rigore, superando ancora Terraneo piazzando il pallone all’angolino basso alla sua destra. Stessa storia anche nella stagione 1990/91, quando, nella sfida del 20 gennaio a “San Siro”, che si chiuse sul 5-0, il tabellino riportava ancora una volta la firma di Brehme. Il tedesco, in quell’occasione, aprì le marcature dopo soli due giri di lancette, con un mancino dalla lunghissima distanza che si infilò all’angolino sinistro della porta difesa da Zunico. Per tre anni consecutivi, insomma, il Lecce fu una delle “vittime” preferite di Andreas Brehme.

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