Lutto nel mondo del calcio: Bari piange l’improvvisa scomparsa di Vito Chimenti. L’ex attaccante di Serie A, nativo del capoluogo pugliese, allenatore della squadra giovanile del Pomarico, si è spento all’età di 69 anni. Fatale un malore del quale è stato vittima ieri pomeriggio, mentre si trovava negli spogliatoi del campo sportivo del club lucano, prima che si disputasse la partita di Eccellenza lucana Pomarico-Real Senise. Purtroppo sono risultati vani i tentativi di soccorso da parte degli operatori del 118, che a lungo hanno provato a rianimare l’ex giocatore. La gara dopo la tragedia è stata rinviata.
Chimenti, nato a Bari il 9 dicembre del 1953, ha collezionato 77 presenze nel massimo campionato, con le maglie di Avellino, Catanzaro e Pistoiese, segnando 13 gol, nove dei quali nella stagione ’80-’81 con il club toscano. Matera è la tappa più lunga della carriera professionale dell’ex attaccante, con più di 100 gettoni e 43 reti segnate nel corso di tre stagioni. Tra le esperienze del classe ’53, vissute in Serie B e in C, figurano anche Lecco, Salernitana e Palermo. Chimenti ha chiuso la sua vita in campo in Puglia, a Taranto, giocando con la maglia del club ionico per tre stagioni, tra il 1982 e il 1985. Nella Città dei Sassi, una volta appese le scarpette al chiodo, ha poi intrapreso la carriera di allenatore, che lo ha portato, in qualità di vice o collaboratore tecnico, sulle panchine, tra le altre, di Rimini, Salernitana, Messina e Foggia.
Alla figura di Chimenti viene associata una delle giocate più spettacolari del mondo del calcio: colpo preferito dell’ex attaccante era la cosiddetta “bicicletta”, azione in dribbling con cui alzava la palla di tacco sopra la testa per saltare il difensore avversario.