A Fefè De Giorgi lo Scudo d’Aragona: «Mi onora essere ambasciatore del Salento»

Il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva ha consegnato questa mattina lo “Scudo d’Aragona” al tecnico della nazionale di pallavolo maschile italiana, Ferdinando “Fefè” De Giorgi, originario del Salento, «come testimonianza di gratitudine per la splendida impresa realizzata dalla squadra italiana da lui guidata», che di recente si è laureata campione del mondo.

«Ognuno di noi si sente protagonista grazie a te», ha detto Minerva rivolgendosi a De Giorgi. «Protagonisti come questa nostra terra, questo luogo cui siamo legati da un amore viscerale» ha aggiunto prima di nominare il tecnico della nazionale maschile di pallavolo “Ambasciatore del Salento d’Amare nel mondo”.

Nella Sala consiliare di Palazzo dei Celestini, insieme al presidente della Provincia, c’erano la Prefetta Rosa Maria Trio, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il sindaco di Lecce Carlo Salvemini, l’assessore regionale Alessandro Delli Noci, il sindaco di Trepuzzi Giuseppe Taurino, i rappresentanti del Comune di Squinzano, il presidente della Federvolley Giuseppe Manfredi, con il presidente Fipav Puglia Paolo Indiveri ed il presidente Fipav Lecce Pierandrea Piccinni.

«È superfluo nasconderlo ma oggi – ha detto Fefé De Giorgi – sono emozionato. Sembra difficile dirlo, ma forse è stato più facile vincere un Campionato del mondo che affrontare i momenti celebrativi che si stanno susseguendo. Sono profondamente legato alla mia terra, alle mie origini, alle mie tradizioni. E quello di essere un ambasciatore del Salento è un qualcosa che mi onora. La mia vita sportiva è cominciata da questa terra, ed è stata proprio questa terra ad essermi di aiuto in tutte le situazioni affrontate. Ed è a lei che mi richiamo se devo fronteggiare le difficoltà. Ho sempre amato e cercato l’equilibrio nel mio lavoro – ha aggiunto – e devo ammettere che tutto questo mi è servito. Dopo aver trionfato nel campionato europeo abbiamo perso la fase finale della Nations League che giocavamo in casa. Ho l’onore ed il piacere di allenare un gruppo di giovani talenti che ha il gusto di giocare e che hanno fatto proprio il senso della sfida. Le sconfitte di Bologna ci avevano incupito e rattristato, ma quando vinci ritorni ad essere te stesso. Il campionato del mondo vinto in Polonia – ha concluso – è stata un’esperienza incredibile, un lungo abbraccio azzurro che mi sono gustato sino in fondo, soprattutto perché conquistato come allenatore. Sono contento di avere scritto una bella storia che va preservata e raccontata, un risultato raggiunto con giovani di talento che trasmettono gioia e valori, tecnici e umani».

Al termine della cerimonia Fefè De Giorgi ha apposto la sua firma sul Libro d’Onore della Provincia di Lecce, istituito con decreto del Presidente per raccogliere e custodire le firme di chi lascia un segno indelebile nella storia del territorio.

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