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Attualità Potenza

Senise, ecco PeperonAut: la coop di ragazzi con autismo all’opera con i peperoni cruschi

Oltre le diagnosi, le parole c’è chi in Basilicata porta a termine progetti che appaiono difficili, impossibili, ma che, se si è uniti in associazioni, diventano reali. Ebbene sì, oggi a Senise, nel complesso monumentale di San Francesco sarà presentato PeperonAut. Che è un luogo dove sì, si fanno peperoni cruschi, ma chi li fa, oltre ad avere mani laboriose, ha una mente speciale: il progetto infatti prevede l’inclusione nel mondo del lavoro di ragazzi e giovani uomini e donne autistici.

Il prodotto

In realtà i giovani artigiani del crusco da tempo sono impegnati nel progetto “PeperonAut – Coltiviamo l’inclusione”, promosso da Anffas Policoro e da un gruppo di famiglie che hanno creduto nel progetto, ma soprattutto nei loro figli, affinché avessero una possibilità di futuro. Perchè avere un cervello che funziona diversamente, non significa non poter fare. Anzi. E questi ragazzi lo dimostrano ogni giorno. La bellezza del progetto è anche quella identitaria, ovvero questi giovanissimi con autismo producono un prodotto della loro terra: il peperone crusco che solo in Lucania si può trovare.

La cooperativa

Come è stato possibile tutto questo? Mettendo su una cooperativa. E vincendo un bando regionale sull’inclusione 44mila euro per partire e poi mettere insieme sponsor. I ragazzi si sono formati presso aziende del territorio sono stati seguiti. E ora insomma si presentano pronti per entrare nel mondo del lavoro. Ecco oggi pomeriggio ci sarà la presentazione del progetto, ormai maturo.

Oltre alle autorità ci sono le imprese che prenderanno parte all’evento. Tante. Tra queste anche Mc Donald che è interessata non solo a capire come includere, ma anche al prodotto finito.

«Il nostro obiettivo è dare un futuro a questi ragazzi che possono fare, non si deve solo pensare che debbano essere solo assistiti. Possono imparare – dice il presidente di Anffas Policoro, Giuseppe Tataranno – Il progetto lo abbiamo presentato due anni fa ad ExpoAid di Rimini, essendo stato preso in considerazione dal ministero delle disabilità come progetto pilota innovativo. Lo abbiamo poi candidato al bando della Regione Basilicata a valere sul fondo inclusione ed è stato finanziato per la somma richiesta. L’investimento strutturale però è cospicuo e per questo abbiamo ricevuto il sostegno di aziende e fondazioni, oltre a quello del Gal La Cittadella del sapere che ha sposato l’idea ed è praticamente partner istituzionale».

E ora? Ora bisogna solo lanciare sul mercato un prodotto identitario, speciale e di grande bontà.

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Cronaca Potenza

Potenza, oltre un chilo di droga e 20mila euro in contanti in casa: arrestata giovane coppia

Due giovani, un ragazzo di 20 anni e una ragazza di 18, sono stati arrestati dai carabinieri a Potenza nell’ambito di un’operazione antidroga che ha portato al sequestro di un ingente quantitativo di stupefacenti e denaro contante.

I militari sono intervenuti in un garage del capoluogo lucano, dove si trovava la coppia, e hanno rinvenuto 1,3 chili di hashish, oltre a materiale per il confezionamento delle dosi. Successivamente, nella casa del ragazzo, residente in provincia di Potenza, sono stati trovati 37 grammi di marijuana, 17 grammi di cocaina e 20 mila euro in contanti. Nell’abitazione della ragazza, invece, sono stati trovati solo «alcuni residui di hashish».

Il gip ha convalidato l’arresto di entrambi i giovani: il ragazzo è stato portato in carcere, mentre la ragazza è stata posta agli arresti domiciliari.

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Potenza Taranto

Ferrovie dello Stato, via ai lavori tra Battipaglia e Potenza e tra il capoluogo lucano e Taranto

Partiranno ad aprile, rispettivamente l’1 e il 22, i lavori per il potenziamento infrastrutturale e tecnologico della rete ferroviaria lungo le tratte Battipaglia-Potenza e Potenza-Taranto.

Ne dà notizia Ferrovie dello Stato, spiegando che «proseguono gli interventi di potenziamento infrastrutturale delle linee ferroviarie al fine di garantire i massimi standard prestazionali dell’infrastruttura, l’accessibilità e la velocità di percorrenza sulle tratte regionali e interregionali».

I lavori, stando a quanto riferisce Fs, si concluderanno il 30 giugno sulla tratta Battipaglia-Potenza e il 31 maggio sulla Potenza-Taranto.

In una nota, Ferrovie dello Stato specifica che «gli interventi programmati, che seguono quelli già realizzati nel 2024, sono necessari per continuare a garantire gli standard di affidabilità dell’infrastruttura e assicurare una maggiore regolarità del servizio ferroviario e un incremento della capacità della rete, con benefici in termini di puntualità e, a regime, un’ottimizzazione dei tempi di viaggio».

I lavori sulla Battipaglia-Potenza

In particolare, gli interventi sulla tratta Battipaglia-Potenza dal primo aprile al 30 giugno riguarderanno il «rinnovamento dell’armamento ferroviario con l’innovativo sistema Fast System Overail; velocizzazione, ove possibile, degli itinerari in deviata da 30 km/h a 60 km/h; realizzazione di condizioni per movimenti contemporanei negli impianti; realizzazione di sottopassaggi pedonali, ascensori, pensiline, adeguamento dei marciapiedi e, infine, adeguamento degli impianti di sicurezza e segnalamenti correlati con le modifiche del Piano regolatore generale (Prg) e degli impianti di gestione della circolazione all’interno delle stazioni di Eboli (Salerno) e Picerno (Potenza)».

I lavori sulla Potenza-Taranto

Sulla tratta Potenza-Taranto dal 22 aprile al 31 maggio, gli interventi riguarderanno «la demolizione e ricostruzione spalle e travata metallica sul fiume Lato tra Palagiano-Chiatona (Taranto) e Castellaneta Marina (Taranto) e interventi di manutenzione straordinaria di gallerie e opere d’arte tra Campomaggiore (Potenza) e Grassano (Matera)».

Per garantire lo svolgimento dei lavori programmati tutti i treni del Regionale, «il Frecciarossa Taranto-Potenza-Salerno e gli InterCity Taranto-Roma e Lecce/Bari-Reggio Calabria subiranno modifiche alla circolazione».

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Attualità Potenza Taranto

Ex Ilva, Peacelink a Potenza per “Ambiente svenduto”: «Qui per chiedere giustizia». Udienza aggiornata al 4 aprile

C’è anche Peacelink a Potenza dove, stamattina, è cominciata l’udienza preliminare del processo “Ambiente svenduto”, sul presunto inquinamento provocato dall’ex Ilva a Taranto.

PeaceLink, spiega Alessandro Marescotti, «oggi è a Potenza per chiedere giustizia nel processo “Ambiente svenduto”».

L’associazione, ricorda, è presente «in Camera di consiglio nel procedimento penale a carico di Ilva. Insieme ad altre parti civili, PeaceLink è costituita parte civile in questo processo, animata dallo spirito di chi vuole verità e giustizia per tutte le vittime dell’inquinamento».

Marescotti sottolinea, in un post pubblicato sui social, che «fu proprio PeaceLink, nel febbraio 2008, a far partire le indagini con un esposto in Procura: denunciavamo l’inquinamento da diossina riscontrato in un pezzo di pecorino prodotto con il latte di pecore che pascolavano vicino allo stabilimento Ilva. Da quel momento – prosegue – è iniziato un percorso giudiziario che ha aperto un impressionante squarcio di verità su un disastro ambientale che non può e non deve essere dimenticato. Gli impianti Ilva sono sotto sequestro. Oggi siamo qui per onorare la memoria delle vittime. E per chiedere giustizia», conclude il rappresentante PeaceLink.

L’udienza preliminare riprenderà il 4 aprile

L’udienza preliminare è stata poi aggiornata al 4 aprile davanti al gup di Potenza, Francesco Valente.

Secondo quanto si è appreso, stamattina la prima questione dibattimentale ha riguardato il principio “dell’immanenza” della costituzione delle parti civili: il gup si è riservato di decidere in relazione alla richiesta di alcuni avvocati di considerare valida la costituzione di parte civile del processo poi annullato a Taranto. I difensori delle parti offese si sono comunque ricostituiti in giudizio.

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Attualità Potenza Taranto

Ambiente svenduto, a Potenza si riparte dall’udienza preliminare con 23 imputati

“Ambiente Svenduto”, il maxi processo sul presunto disastro ambientale causato dall’Ilva dei Riva riparte da zero. Oggi a Potenza l’udienza preliminare davanti al gup Francesco Valente. A settembre 2024 la Corte d’assise d’appello tarantina ha annullato il verdetto di primo grado di maggio 2021, quasi 4mila pagine di sentenza e oltre 270 anni di carcere per 26 imputati e disposto il trasferimento del processo l tribunale lucano.

La richiesta di trasferire il processo a Potenza era stata avanzata dalla difesa di alcuni degli imputati in ragione del fatto che a Taranto non c’era un contesto sereno per il giudizio e che gli stessi giudici, vivendo nei quartieri delle parti lese, potevano ritenersi colpite potenzialmente dall’inquinamento della fabbrica. Secondo i giudici, la sentenza di primo grado è nulla ed il processo da trasferire dal momento che tra le parti civili c’erano due ex magistrati, uno ex giudice di pace e l’altro componente della sezione agraria del tribunale ionico.

La logistica

Per accogliere l’esercito composto da centinaia di parti civili, l’udienza è ospitata in tre aule del secondo piano del palazzo di giustizia potentino, appositamente attrezzate e videocollegate tra loro. l’aula “Pagano” sarà riservata a gup, imputati, difensori e responsabili civili; nella “Ferrara” e nella “Coviello” andranno parti civili e persone offese. Trattandosi di udienza camerale, il presidente del tribunale Rosario Baglioni ha disposto il divieto di accesso a pubblico e giornalisti. Il Comune ha messo a disposizione parcheggi nella zona della stazione di Potenza centrale, a poche centinaia di metri dal tribunale, con collegamento al con navette gratuite.

Si riparte con 23 imputati, tra i quali l’unico politico rimasto è l’ex governatore pugliese Nichi Vendola. Tra i responsabili civili c’è anche la Regione Puglia, insieme a “Riva Forni elettrici spa” e a “Partecipazioni industriali spa in as”. Le persone offese sono 282, tra le quali i 258 proprietari di abitazioni e di altri edifici vicini all’ex Ilva, undici proprietari di allevamenti e un pescatore-mitilicoltore.

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Attualità Potenza

Potenza, la madre di Elisa Claps chiede la verità al vescovo: corteo di Libera a 15 anni dal ritrovamento

«Vorrei sapere il luogo, la data e dove questo incontro (tra verità e giustizia) accadrà, per poter partecipare, per poter conoscere quella vera verità che io non ho ancora potuto sapere»: con queste parole Filomena Iemma, madre di Elisa Claps, si è rivolta al vescovo di Potenza, monsignor Carbonaro, durante una manifestazione organizzata da Libera Basilicata per commemorare i 15 anni dal ritrovamento dei resti della figlia.

Elisa Claps, studentessa potentina, scomparve il 12 settembre 1993 e i suoi resti furono ritrovati il 17 marzo 2010 nel sottotetto della chiesa della Trinità. Il presidio di Libera ha organizzato un corteo per le vie del centro storico di Potenza, fino alla piazzetta intitolata a Elisa lo scorso 10 maggio.

«Dico a coloro che entrano nella chiesa della Trinità, il museo degli orrori, dove Elisa è rimasta 17 anni, di non guardare in alto, dove è stata ritrovata, ma di fare attenzione a dove mettono i piedi, perché il pavimento è ancora sporco del sangue di Elisa», ha aggiunto la madre.

L’iniziativa di Libera si inserisce nella trentesima giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Gli organizzatori hanno sottolineato l’importanza di mantenere viva la memoria di Elisa e di tutte le vittime, affinché «il vento della memoria possa seminare giustizia».

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Cronaca Potenza

Maratea, incendio nell’ex polo florovivaistico: colonna di fumo visibile a chilometri di distanza

Un grosso incendio è divampato nella notte a Maratea, in provincia di Potenza. Le fiamme hanno distrutto la struttura dell’ex Pamafi, che negli anni scorsi avrebbe dovuto ospitare un polo florovivaistico.

Sul posto, nella zona di Castrocucco, sono intervenute tre squadre di vigili del fuoco, impegnati per ore a spegnere le fiamme molto alte, che hanno creato una colonna di fumo visibile da molti chilometri di distanza.

Sulle cause dell’incendio indagano le forze dell’ordine.

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Cronaca Potenza

Truffe agli anziani, tre campani fermati dalla polizia a Potenza: scatta il foglio di via

Foglio di via per tre cittadini campani sorpresi nei pressi di un’abitazione di Potenza. Alla vista della volante della polizia, impegnata in un servizio di controllo del territorio, i tre hanno tentato di darsi alla fuga ma sono stati fermati.

Stando a quanto emerso, i tre cittadini campani avrebbero tentato una truffa ai danni di una persona anziana.

Alla richiesta dei poliziotti di spiegare il motivo per cui si trovavano a Potenza non hanno saputo rispondere.

I tre, arrivati in Basilicata a bordo di un’auto presa a noleggio, avevano sui cellulari diverse fotografie di ingenti somme di denaro e oggetti preziosi, oltre a riferimenti a indirizzi di persone di Potenza.

Alla luce delle evidenze, il Questore del capoluogo lucano ha emesso un foglio di via obbligatorio a carico dei tre che non potranno tornare a Potenza per i prossimi tre anni.

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Cronaca Potenza

Incidente sulla statale 95 tra Tito e Brienza: violento scontro tra due auto

Disagi al traffico sulla strada statale 95Var “Tito-Brienza”, in provincia di Potenza, a causa di un incidente stradale che ha coinvolto due veicoli.

I mezzi, per cause in corso di accertamento, si sono scontrati. L’impatto tra le due auto, una Lancia e una Ford, è stato molto violento con una delle due che è finita fuori strada.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del comando provinciale di Potenza per la messa in sicurezza dei veicoli coinvolti e la bonifica dell’area. Gli occupanti delle auto sono stati soccorsi dal personale del 118.

Per consentire le operazioni di soccorso e recupero dei mezzi si è reso necessario disporre il senso unico alternato sulla statale. I rilievi per ricostruire la dinamica dell’incidente sono affidati ai carabinieri.

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Cronaca Potenza

Notte di paura a Venosa: fiamme in un capannone. Vigili del fuoco al lavoro per ore

Un incendio è divampato nella notte all’interno di un capannone che si trova in via Fornace a Venosa, in provincia di Potenza.

A lanciare l’allarme, intorno alla mezzanotte e mezza, sono stati alcuni residenti della zona che hanno notato le fiamme e il denso fumo nero levarsi dall’edificio.

Sul posto sono immediatamente intervenuti i vigili del fuoco con due autopompe, due fuoristrada e un’autobotte arrivate da Palazzo San Gervasio, Melfi e Potenza. Complessivamente sono state 12 le unità impegnate per diverse ore nelle operazioni di spegnimento del rogo e messa in sicurezza dell’area.

Non si registrano feriti o intossicati ma sono ancora da quantificare i danni causati dalle fiamme.

Le cause dell’incendio non sono ancora chiare e sono in corso le indagini per accertare l’origine del rogo.

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