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Cerignola: l’ospedale “Tatarella” punta su sicurezza, alta tecnologia e nuove risorse

L’ospedale “Giuseppe Tatarella” di Cerignola rilancia la sua offerta sanitaria con novità in termini di sicurezza, tecnologia all’avanguardia per la chirurgia oculistica e un significativo potenziamento del personale.

È quanto previsto dagli interventi della Regione Puglia illustrati ieri dall’assessore alla Sanità Raffaele Piemontese nel corso di un incontro che si è svolto proprio nell’ospedale.

«Dopo giorni di preoccupazione legati agli episodi di criminalità che hanno colpito la città, tra cui il furto d’auto ai danni di uno pneumologo mentre visitava i pazienti – dichiara Piemontese -, la sanità pugliese riparte da una maggiore sicurezza per chi lavora e per chi si cura in ospedale, che si aggiunge a un incremento dei servizi e della qualità nelle cure».

L’assessore ha incontrato le famiglie di pazienti affetti da fibrosi cistica, una malattia genetica molto complessa per cui non esiste una cura e per cui i soggetti che ne sono affetti devono potersi sottoporre a una serie di trattamenti per controllare i sintomi, prevenire o ridurre le complicanze e rendere più facile la vita, attraverso l’aiuto di professionisti con competenze specifiche, offerte in Italia presso alcuni centri specializzati presenti sul territorio nazionale. Uno di questi si trova proprio all’ospedale di Cerignola.

«Abbiamo investito per potenziare un centro di riferimento per la fibrosi cistica che oggi può contare su nuove figure professionali: tre fisioterapisti, un dietista e uno psicologo, garantendo un’assistenza più completa», conclude Piemontese.

La dottoressa Pamela Vitullo, figura di riferimento per la fibrosi cistica, si è detta «più sicura. I genitori di questi bambini soffrono insieme a loro, ma oggi possiamo dire che sono meno soli, il “Tatarella” ha finalmente strumenti e personale adeguati per rispondere ai loro bisogni».

Firmato, inoltre, un protocollo tra Asl Foggia e Comune di Cerignola per il controllo degli accessi all’area ospedaliera. Il parcheggio automatizzato e video-controllato, realizzato con un investimento di 150mila euro, garantirà accessi regolati e una maggiore protezione per utenti e personale.

Ultimo punto il potenziamento della sala operatoria oftalmologica, l’arrivo della risonanza magnetica nucleare di ultima generazione, l’ampliamento del reparto di Anestesia e Rianimazione, con un incremento da 4 a 8 posti letto e l’assunzione di anestesisti e infermieri grazie a una convenzione con il Policlinico di Bari.

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Quote anomale, stop alle scommesse sul derby pugliese di Serie C tra Cerignola e Monopoli

Nella giornata di ieri i bookmakers hanno sospeso le scommesse sul derby pugliese di alta classifica del Girone C di Serie C tra Audace Cerignola e Monopoli, in programma al Monterisi domenica prossima e valido per la 34esima giornata.

Si sfidano seconda e terza in campionato ed è il big match di giornata insieme all’altro derby, campano questa volta, tra Avellino e Benevento.

Nonostante si tratti di due squadre in lotta per la promozione, i bookmakers hanno proposto la vittoria dei padroni di casa a 1.10 e quella della formazione ospite a 11 volte la posta. Con il pareggio tra quota 9.00 e 11.00. Quote decisamente sproporzionate considerato quello che dovrebbe essere il valore delle due formazioni.

Nel tardo pomeriggio di ieri, dunque, i bookmakers hanno rimosso le quote e, di conseguenza, non è più possibile scommettere sulla partita tra Audace Cerignola e Monopoli.

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Maltempo in Puglia, allagamenti e disagi nel Foggiano: temporali e grandine a Bari

La Puglia è stata colpita da una nuova ondata di maltempo, con la Protezione Civile che ha esteso fino alle 20 di domani sera l’allerta gialla per rischio idrogeologico e idrogeologico per temporali su tutta la regione. Le zone più colpite sono state il Foggiano e il Barese.

A San Nicandro Garganico, in provincia di Foggia, sono caduti circa 90 mm di pioggia tra ieri e oggi, causando allagamenti in diverse zone, in particolare nella Piana di Sagri e nella Sacca Orientale, così come sulle strade per Torre Mileto e per Monte d’Elio. I volontari della Protezione Civile comunale stanno monitorando la situazione, che al momento è sotto controllo, ma si raccomanda alla popolazione la massima prudenza negli spostamenti e di evitare le aree rurali.

Nel primo pomeriggio di oggi, anche Bari è stata interessata da forti piogge e grandine, causando disagi alla circolazione e qualche allagamento.

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Attualità Foggia

Foggia, in città una lettera all’assassino di Franco Marcone: «Farai i conti con Dio»

«Se pure sarai riuscito a sfuggire alla giustizia umana tu tremerai al momento della morte, quando dovrai fare i conti con Dio». È quanto si legge in una lettera affissa a Foggia e indirizzata all’assassino di Francesco Marcone, il direttore dell’Ufficio del registro ucciso il 31 marzo del 1995 e di cui quest’anno ricorre il 30esimo anniversario.

Un delitto irrisolto, con le indagini che non hanno portato, nel corso degli anni, all’individuazione né dei mandanti né degli esecutori materiali.

Nei giorni scorsi, il governatore della Puglia Michele Emiliano, in occasione dell’anteprima nazionale (al Bif&st in corso a Bari) del documentario “Il sangue mai lavato” dedicato alla storia del funzionario dello Stato, ha sollecitato la riapertura delle indagini.

Il Comune di Foggia ha ripubblicato, come manifesto e attraverso i social network dell’ente, la lettera che all’epoca la sorella Maria Marcone scrisse all’assassino – un estratto dal suo libro “Storia di Franco” – che sparò al direttore del registro alle spalle nell’androne del palazzo dove viveva.

«Questa storia l’ho scritta anche per quell’oscuro killer che dopo aver spento la vita di Franco Marcone s’è eclissato nel nulla e magari non ci pensa più considerando il suo mestiere di killer un lavoro come un altro per sbarcare il lunario», è scritto nel manifesto. «Ah, se questa storia riuscisse a toccarti il cuore e ti spingesse a denunciare i tuoi mandanti – è scritto ancora -. Sarebbe per te il riscatto, la certezza di ottenere il nostro perdono, e soprattutto il perdono di Dio. T’illudi di poter diventare qualcuno solo perché coi soldi di un assassinio ti puoi comprare un giubbotto nuovo fiammante o magari una macchina più bella. Ma non puoi negare che anche tu vivi nella paura che un altro killer ti spari nel buio per eliminarti quando dovessi diventare scomodo o ingombrante. Credimi, ti conviene passare dalla nostra parte, che saremo noi a proteggerti e a garantirti la vita, certo più dei tuoi mandanti».

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Cronaca Foggia

Assalto al portavalori al confine tra Puglia e Basilicata: bloccata la “Bradanica”. Bottino da 400mila euro

Un commando armato ha assaltato un portavalori di un istituto di vigilanza privata lungo la strada statale 655 “Bradanica”, al confine tra Puglia e Basilicata.

I malviventi hanno agito all’alba quando il furgone si trovava all’altezza di Candela, in provincia di Foggia. Stando a quanto si apprende le guardie giurate sarebbero state disarmate e legate. Gli assalitori avrebbero esploso anche alcuni colpi di kalashnikov e bloccato le strade.

Il colpo sarebbe andato a buon fine ma il bottino è ancora da quantificare. Non ci sarebbero feriti.

Lungo la strada statale, intanto, il traffico è praticamente bloccato con non pochi disagi per chi la percorre.

Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia di Stato e i carabinieri che avranno il compito di ricostruire la dinamica di quanto accaduto.

Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, gli autori dell’assalto avrebbero sparato alcuni colpi di arma da fuoco all’indirizzo del mezzo portavalori, per poi speronarlo e mandarlo fuori strada. Altri complici della stessa banda a bordo di un tir hanno bloccato la strada. Interrotto anche l’altro lato della carreggiata, i rapinatori infatti hanno poi indirizzato colpi di arma da fuoco verso un autobus in transito, forando alcune gomme.

Bottino da oltre 400mila euro

Ammonterebbe a oltre 400mila euro (ma la stima è ancora in corso) il bottino dell’Assalto al furgone portavalori della Cosmopol.

I plichi contenenti denaro sono stati portati tutti via dal commando che avrebbe esploso diversi colpi di arma da fuoco a scopo intimidatorio. Sarebbero almeno sei i componenti della banda e due le auto utilizzate per giungere sul posto e fuggire al termine dell’Assalto.

La banda potrebbe aver utilizzato cariche di esplosivo per aprire il portavalori e portar via il denaro. I carabinieri sono impegnati nei rilievi per stabilire le armi utilizzate dal commando e soprattutto per delineare l’esatta dinamica dell’accaduto. Illesi, sebbene sotto choc, i due vigilantes che viaggiavano in direzione Melfi (erano a pochi chilometri dal comune in provincia di Potenza in Basilicata), così come illese anche le altre persone coinvolte. Il traffico lungo la strada ha subito forti rallentamenti.

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Cronaca Foggia

San Severo, rubati cavi di rame dall’impianto di illuminazione pubblica: un intero quartiere al buio

Un intero quartiere è rimasto al buio, a San Severo, a causa del furto di centinaia di metri di cavi in rame dall’impianto di illuminazione pubblica.

A darne notizia è lo stesso Comune sottolineando che i tecnici sono al lavoro per ripristinare l’erogazione dell’energia elettrica nelle strade interessate che, per la complessità dei lavori, questa sera resteranno al buio.

È la seconda volta che nel quartiere si verifica un furto di questo tipo, era infatti già accaduto lo scorso agosto.

«Condanno a nome mio e dell’intera amministrazione comunale quanto accaduto», commenta la sindaca Lidya Colangelo, che parla di «un atto vile e spregiudicato che mette in ginocchio un intero quartiere, lasciandolo senza illuminazione. Sottolineo – prosegue la prima cittadina – che i nostri tecnici sono intervenuti tempestivamente, ma l’entità del danno non consentirà di ripristinare sin da oggi la pubblica illuminazione».

L’appello alla comunità è di «prestare la massima attenzione nella percorrenza di queste arterie nelle ore serali e notturne e confidiamo nell’operato delle forze dell’ordine per individuare i responsabili dell’accaduto».

La sindaca, nel chiarire che saranno visionate le immagini della videosorveglianza, invita «quanti abbiano visto qualcosa a segnalare, magari in anonimato, alle forze dell’ordine. Chiedo anche comprensione a tutti coloro che riscontrano disagi nel cimitero, dove la scorsa settimana sono stati trafugati centinaia di metri di cavi elettrici, lasciando senza luce alcune zone e tanti loculi. La nostra tecnostruttura è al lavoro», conclude Colangelo.

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Cronaca Foggia

Controlli a tappeto della Guardia di finanza nel Foggiano: nei guai assuntori di droga

Sono 69 gli assuntori di sostanze stupefacenti che la Guardia di finanza ha segnalato alla Prefettura di Foggia dall’inizio dell’anno.

I militari hanno intensificato i controlli su tutto il territorio della Capitanata, concentrandosi soprattutto sulle principali arterie stradali e ferroviarie della provincia, oltre che nei luoghi più frequentati da viaggiatori e pendolari come le stazioni e il nodo intermodale di Foggia.

A supportare i finanzieri nelle operazioni di controllo c’erano i cani in dotazione alle unità cinofile Gerico, Jackson, Lorik e Jim.

I trasgressori, trovati in possesso di droga per uso personale, rischiano la sospensione o il divieto di ottenere la patente di guida, il passaporto, il permesso di soggiorno e la licenza di porto d’armi per un periodo che va da uno a dodici mesi.

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Cronaca Foggia

Manfredonia, l’ex sindaco Rotice rinviato a giudizio per corruzione e peculato

L’ex sindaco di Manfredonia, Gianni Rotice, e il suo ex assessore ai Lavori pubblici, Angelo Salvemini, andranno a processo con le accuse, contestate a vario titolo, di corruzione elettorale, violenza privata, concussione e peculato, insieme ad altre sette persone.

A disporre il rinvio a giudizio è stata la gup Rita Benigno. Il processo inizierà il 6 maggio davanti alla sezione collegiale del tribunale di Foggia.

I nove imputati sono coinvolti nell’inchiesta “Giù le mani” che, attraverso cinque filoni di indagine, nel 2024 ha fatto emergere alcuni episodi illeciti in cui era coinvolta anche la pubblica amministrazione.

Rinviato a giudizio anche il fratello dell’ex sindaco Rotice, Michele, e alcuni ex dipendenti del consorzio Ase, che si occupa della gestione dei rifiuti. Il Comune di Manfredonia e l’azienda Ase hanno avanzato richiesta di costituzione di parte civile. Gli indagati si dichiarano innocenti.

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Cronaca Foggia Video

San Giovanni Rotondo: dopo quella del segretario Pd, bruciata l’auto di un altro politico – VIDEO

San Giovanni Rotondo: dopo quella del segretario Pd, bruciata l'auto di un altro politico

A 24 ore di distanza dall’incendio che ha distrutto, la notte tra domenica e lunedì, l’auto di Matteo Masciale, segretario cittadino del Partito democratico e consigliere comunale a San Giovanni Rotondo, un altro rogo, divampato la notte scorsa, ha riguardato il mezzo di Pio Cisternino, esponente del movimento popolare sangiovannese, all’opposizione del governo cittadino.

A denunciare l’accaduto è lo stesso Cisternino con un video diffuso sui propri canali social.

«Abbiamo appena finito di spegnere l’incendio della mia autovettura. Sotto casa. Nel cuore della notte, come già successo anni fa, in chiaro stile criminale», afferma nel video pubblicato poco dopo le 2. «Di nuovo mi bruciano la macchina, sotto casa, dopo che io inizio un serio impegno politico per ripristinare una condizione di normalità in questa città. Io chiedo: perché? Ma che problema avete? Sapete dove abito, venite, citofonate, io scendo e parliamo», dice Cisternino.

«Cosa volete ottenere – continua -: spaventarmi, intimorirmi, zittirmi? Cosa volete ottenere?». E ancora: «Questa è la città che vogliamo lasciare ai nostri figli?».

Poi un appello ai cittadini: «Vi prego, non girate la testa dall’altro lato». E conclude: «A muso duro sempre. A testa alta, battendoci per il ripristino di un senso di legalità, tra le altre cose, in questa città».

Il sindaco: «Almeno 5 episodi»

«Purtroppo gli episodi di cui io sono venuto a conoscenza sono almeno cinque in pochi giorni», afferma il sindaco di San Giovanni Rotondo, Filippo Barbano. «La scorsa notte – dice – due auto e la notte tra domenica e lunedì, oltre all’auto del segretario Masciale, sono venuto a conoscenza dell’incendio di altri due mezzi. Sono episodi che non danno serenità a tutta la comunità. Non so se si tratti di balordi o ci sia la mano della criminalità organizzata. Non saprei proprio da cosa partire. Non c’è un clima politico particolare. La prima idea è che possa trattarsi di qualche balordo».

Forze dell’ordine e Prefettura, conclude il sindaco, «mi hanno garantito che stanno lavorando alacremente per risalire agli autori di questi episodi. La prefettura sta attenzionando la situazione. Siamo in attesa di una risposta e che vengano assicurati alla giustizia gli autori di gesti che non stanno facendo vivere un momento bello alla nostra comunità».

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Cronaca Foggia

Torremaggiore, presta mille euro e se ne fa restituire 13mila: condanna per usura ridotta per un uomo

È stata ridotta da 4 anni e 4 mesi a 3 anni e 10 mesi di reclusione la condanna a carico di Emanuele De Rosa, di Torremaggiore, accusato di usura ed estorsione.

La riduzione della pena è stata disposta dalla Corte d’Appello di Bari. A darne notizia è la fondazione antiusura Buon Samaritano di Foggia che si è costituita parte civile anche nel processo di secondo grado dopo la prima condanna del Tribunale del capoluogo dauno.

«L’esito del processo – afferma la fondazione – testimonia ancora una volta l’importanza della denuncia da parte delle vittime, nonché il sostegno dello Stato a favore della collettività al fine di individuare l’autore del reato e di giungere celermente alla conclusione del processo. Quando le vittime collaborano, lo Stato risponde».

Secondo l’accusa, a fronte di un prestito iniziale di mille euro nel 2017, la vittima, fino al giorno della denuncia, nel 2022, ne avrebbe restituiti 13mila a titolo di interessi pretesi dall’imputato attraverso intimidazioni e minacce, approfittando dello stato di bisogno della persona offesa, colpito prima da infarto e poi da ictus. L’imputato è anche riuscito a farsi intestare la proprietà della vettura dalla vittima.

Altre due persone, a quanto si apprende, avrebbero sporto denuncia per gli stessi reati nei confronti dell’imputato. «Episodi che dimostrano ancora una volta – sottolinea il presidente della fondazione Giuseppe Cavaliere – la gravità del reato di Usura, che fa leva sulla disperazione delle persone in difficoltà, imponendo loro condizioni che hanno come unica finalità quella di spogliarle di ogni avere, a partire dalla dignità».

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