Sono pronti a scendere nuovamente in piazza e a protestare contro le politiche inefficaci al contrasto del cambiamento climatico. I ragazzi del Fridays for Future hanno organizzato una giornata di azione globale per il clima in preparazione dello sciopero mondiale del prossimo 6 ottobre. Anche Bari ha aderito con il suo gruppo locale di attivisti.
«L’Italia è a un nuovo capitolo della storia climatica – spiegano gli attivisti Ondate di calore, alberi sradicati dal vento, chicchi di grandine come palle da tennis e alluvioni. La prima causa dell’aumento delle temperature, e di conseguenza dei fenomeni climatici estremi, sono i combustibili fossili, su cui l’Italia continua a investire ampiamente. Con il piano Mattei il governo vincola il paese al fossile e lo condanna a eventi estremi sempre più frequenti e intensi».
Per le strade di Bari i ragazzi del Fridays hanno affisso dei cartelli per sensibilizzare i residenti sul tema dei cambiamenti climatici. «Per affrontare la minore disponibilità di acqua causata dal cambiamento climatico bisogna eliminare i paraocchi e allargare lo sguardo», si legge su una delle installazioni in via Sparano. «Le date del 15 e del 17 settembre sono state scelte a livello internazionale per una mobilitazione globale contro i combustibili fossili. Milioni di persone in tutto il mondo manifesteranno per chiedere che si ponga immediatamente fine ai combustibili fossili nella modalità più giusta ed equa. L’onda di mobilitazione globale include la marcia #EndFossilFuels il 17 settembre a New York, dove i leader globali si incontreranno per il Climate Ambition Summit – spiegano i giovani attivisti – È ora che la natura si riprenda i suoi spazi. È ora di fermare le compagnie fossili e dunque la maggiore causa del cambiamento climatico. È ora che il mondo inizi la transizione verso un sistema energetico giusto ed efficiente basato su fonti di energia rinnovabile, prodotta nel rispetto della natura e con la sovranità delle comunità. Rispondiamo alla violenza del sistema con la resistenza della giustizia climatica; opponiamo al profitto e alla distruzione, la vita che le piante rappresentano. Oggi Bari diventa rinascita e resistenza».
Il movimento propone alcune soluzioni per tutelare l’acqua e garantire maggiori difese naturali ai fenomeni estremi, tra cui: ridurre i consumi, ripristinare gli alvei originari dei fiumi, tutelare e promuovere la salute del suolo, favorire l’assorbimento dell’acqua nel suolo, spingere la forestazione, ripristinare i fondi del Pnrr per il dissesto idrogeologico.