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Uniba, la docente Bergantino: «Le accise sono un’entrata cash per lo Stato»

Sono una delle poche fonti “cash” per lo Stato, insieme con l’Iva. Perché immediatamente incassate e disponibili. Per questo rinunciare alle accise, una delle componenti del prezzo dei carburanti, è molto complesso. Lo spiega Angela Stefania Bergantino, docente di Economia applicata all’università degli studi di Bari. Cosa sono le accise? «Sono una tassa che lo…
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Sono una delle poche fonti “cash” per lo Stato, insieme con l’Iva. Perché immediatamente incassate e disponibili. Per questo rinunciare alle accise, una delle componenti del prezzo dei carburanti, è molto complesso. Lo spiega Angela Stefania Bergantino, docente di Economia applicata all’università degli studi di Bari.

Cosa sono le accise?
«Sono una tassa che lo Stato impone sulla vendita di un prodotto di consumo. Si tratta di un tributo indiretto, che si calcola sulla quantità e non sul valore come l’Iva. Quindi possono essere considerate come una tassa “al litro”».
A cosa servono?
«Sono state introdotte per fronteggiare disastri naturali e altre situazioni di emergenza, una maniera per recuperare fondi. In tutto gli eventi “finanziati” sono 18, tra questi ci sono i vari terremoti, gli alluvioni, le missioni Onu, le migrazioni».
Ci sono anche altre voci?
«C’è anche un generico finanziamento alla “cultura” ma anche agli autobus ecologici, ai “gestori” con un bonus. E poi il “Salva Italia” e il decreto “Fare”, l’ultimo in ordine di tempo (risale al 2014). Quell’anno si pagavano 0,73 centesimi di accisa per ogni litro di carburante. Più o meno come oggi. Su mille litri di benzina, quindi, si pagano circa 728,4 euro di accise (617,4 euro su mille litri di gasolio).
L’aumento dei carburanti fa crescere questa tassa?
«Il costo non incide sull’accisa che si calcola sulla quantità. Incide indirettamente se l’aumento del prezzo contrae la domanda che però è abbastanza inelastica, almeno nel breve periodo. Paradossalmente l’aumento del prezzo alla pompa “diluisce” l’impatto delle accise».
Quanto incidono sul costo finale?
«Dato il prezzo attuale calcolato sulla base delle variazioni dei prezzi consigliati dalle grandi imprese e pari a 2,185 euro al litro per benzina al self service l’accisa, incide per circa un terzo: 0,73 centesimi, il 33,41% per cento. Sul prezzo del servito l’incidenza è leggermente più bassa: 31,91 per cento.

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