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UniBa, il professor Gaetano Scamarcio nuovo direttore dell’Istituto di Nanoscienze del Cnr

«Lavoreremo per rafforzare ulteriormente le nostre competenze e collaborazioni internazionali, sviluppando tecnologie innovative che avranno un impatto significativo sulla società». È l'obiettivo che si pone il professor Gaetano Scamarcio dell'Università degli studi "Aldo Moro" di Bari, nominato direttore dell'istituto di nanoscienze del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Nano). L'istituto ha sede principale presso la Scuola Normale…

«Lavoreremo per rafforzare ulteriormente le nostre competenze e collaborazioni internazionali, sviluppando tecnologie innovative che avranno un impatto significativo sulla società». È l’obiettivo che si pone il professor Gaetano Scamarcio dell’Università degli studi “Aldo Moro” di Bari, nominato direttore dell’istituto di nanoscienze del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Nano).

L’istituto ha sede principale presso la Scuola Normale Superiore di Pisa e sede secondaria all’Università di Modena e Reggio Emilia. Si tratta di un centro di studi interdisciplinari dedicato a ricerche di frontiera nei settori più avanzati delle nanoscienze e delle nanotecnologie. Il Cnr-Nano vanta competenze all’avanguardia su tecniche sia sperimentali che teoriche, risultati di rilievo riconosciuti a livello internazionale e una stretta collaborazione con l’accademia.

«L’obiettivo primario dell’Istituto è lo studio fondamentale e la manipolazione dei sistemi su scala nanometrica», spiega Scamarcio. «Le principali attività di ricerca – aggiunge – riguardano tecnologie quantistiche a stato solido, nanobiofisica fondamentale e traslazionale, modelli teorici e computazionali alla nanoscala, fisica e tecnologia della luce alla nanoscala, superfici ed interfacce, nanofabbricazione, imaging e spettroscopia».

Le conoscenze acquisite vengono utilizzate per elaborare applicazioni in vari settori, in particolare energia e ambiente, nano(bio)tecnologie, nanomedicina con attenzione speciale a progetti e tecnologie avanzate.

Fra i contributi principali alla ricerca del professor Gaetano Scamarcio figura l’invenzione dei laser a cascata quantistica a super-reticolo, dispositivi rivoluzionari che hanno aperto la strada ad applicazioni per l’analisi chimica ultra-sensibile di tracce gassose, per il monitoraggio dell’inquinamento e dei processi industriali e lo sviluppo di sensori di singoli biomarcatori che promettono di rivoluzionare la diagnostica medica.

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