Ad Unisalento la prima edizione del premio per le migliori tesi di dottorato nel piano di eguaglianza di genere. Agnese Del Giudice, dottoressa di ricerca in Diritto dei beni privati, pubblici e comuni – Tradizione e innovazione nei modelli di appartenenza e fruizione, e Giusy Monzillo dottoressa di ricerca in Matematica, sono le vincitrici della prima edizione del premio previsto dal Piano di eguaglianza di genere (Gep), destinato alle due migliori tesi di dottorato per le annualità̀ 2020/2021 e 2021/2022, discusse da dottorande dell’Università del Salento.
La cerimonia di premiazione si è svolta nella sala del consiglio del rettorato alla presenza del rettore Fabio Pollice, della delegata alle politiche di genere Anna Maria Cherubini, le coordinatrici dei corsi di dottorato frequentati dalle due vincitrici Francesca Lamberti e Angela Albanese, il direttore della Scuola di dottorato professor Alfonso Maffezzoli, la vicedirettrice della Scuola di dottorato nella fase di pubblicazione del bando e tra le ideatrice del premio, prof.ssa Maria Cristina Fornari, il professor Rossano Adorno, relatore della tesi di dottorato di Del Giudice, presente in sala, mentre l’altra vincitrice, Monzillo era in videoconferenza perché momentaneamente all’estero per motivi di studio e lavoro.
La commissione, composta dai coordinatori di dottorato, ha selezionato una tesi per l’area socio-umanistico-economico-giuridica e l’altra per l’area scientifico- tecnologica. La tesi di Del Giudice, dal titolo “La prova per la confisca di prevenzione”, e quella di Monzillo, dal titolo “From association schemes to finite geometry: an amazing two-way road”, sono stati scelti sulla base dei seguenti criteri: originalità dell’elaborato, rigore scientifico e metodologico, risultati conseguiti e posizionamento internazionale.
«La nostra strategia per l’eguaglianza di genere, pianificata e implementata attraverso il piano di eguaglianza di genere, ha tra le sue priorità sostenere la presenza delle donne nella ricerca, che le vede ancora in minoranza, soprattutto in certi campi e quasi ovunque nei livelli apicali», spiega Anna Maria Cherubini, delegata alle politiche di genere, «l’intento di questo premio è dare visibilità alle giovani donne all’inizio della loro carriera nella ricerca, il cui primo passo è rappresentato dal conseguimento del titolo di dottorato, e valorizzare il loro impegno. Congratulazioni alle vincitrici, cui faccio i migliori auguri per un proseguimento ottimale della loro carriera».