Costruzione di un percorso di visita più innovativo, animato, vicino alle esigenze culturali dei turisti stranieri che sono evidentemente diverse da quelle degli italiani. È stato questo il risultato del lavoro di tesi in International Tourism Management dello studente tranese Francesco Pio Venditti.
Il 23enne ha completato così il corso di studi quadriennale presso la Nhl Stenden University of Applied Sciences di Leeuwardeen, in Olanda, discutendo una tesi sulle modalità tramite le quali poter migliorare l’esperienza turistica a Castel del Monte. Il maniero federiciano, oltre a essere stato valorizzato recentemente grazie alla sfilata in mondo visione della maison Gucci, adesso, grazie a questa tesi di laurea, valica i confini regionali e nazionali.
Francesco Pio, accanto alle sue forti radici tranesi e pugliesi, si è subito aperto alla cultura internazionale, maturando diverse esperienze anche in Spagna, Cina e Germania. Infatti, ha studiato prima al Liceo Linguistico De Sanctis di Trani con le tre lingue straniere inglese, tedesco, cinese, per poi frequentare il quarto anno in Cina, ad Harbin, con il progetto Intercultura.
Prima della laurea, ha svolto per sette mesi uno stage universitario a Palma de Mallorca. Il giovane ha articolato il suo lavoro di tesi tramite una parte di indagine diretta, condotta cioè su un campione di turisti stranieri che hanno visitato il Castello e sperimentato la sua offerta turistica. L’obiettivo è stato quello di migliorare questa esperienza nell’ottica di uno sguardo internazionale e di un’interazione con il fruitore rappresentato dal turista straniero.
Così, studiando il modello culturale e ideologico del turista, sono emersi spunti interessanti che potrebbero essere concretamente utilizzati per continuare con il processo di sviluppo di Castel del Monte. Dall’analisi dei risultati, a cui si è giunti mediante interviste e risposte, Francesco Pio ha elaborato un quadro di esperienze, punti di forza, punti di criticità e attese. Molti turisti hanno richiesto, ad esempio, l’utilizzo del QR Code, di un sistema di mapping, della ricostruzione di frame legati alla dimensione federiciana e anche l’ascolto di musica durante la visita.
Secondo il giovane tranese l’interazione tra monumento e fruitore è fondamentale per la costruzione del progetto di offerta turistica e, di conseguenza, per la valorizzazione del territorio. Così, anche nell’aula dell’Università olandese di Leeuwardeen è emerso in tutto il suo splendore il fascino del monumento federiciano.