Non è solo un fenomeno di box office, ma un vero e proprio oggetto di studio nel panorama della comunicazione contemporanea. Il comico pugliese Checco Zalone è il protagonista di una tesi di laurea che lo analizza come un archetipo linguistico e sociologico, capace di offrire una lente potente per comprendere l’evoluzione dei costumi, della politica e della comunicazione italiana.
L’autrice della tesi, intitolata “L’uomo come archetipo del comico tra storia, satira e linguaggi: il caso Checco Zalone”, è Rosa Pia de Martino, neolaureata in Lingue e letterature straniere presso l’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara.
La ricerca, svolta con il relatore Enzo Fimiani per la materia Storia della comunicazione, intercetta il fenomeno sempre più diffuso di utilizzare la cultura pop per interpretare la storia e la critica sociale.
«La scelta del tema risponde al bisogno di comprendere la nostra società attraverso le sue espressioni più immediate», spiega Rosa Pia de Martino. «Zalone, con la sua satira, ci offre una lente potentissima per interpretare la storia e i cambiamenti dei nostri linguaggi. Non si tratta solo di analizzare un artista, ma di decodificare l’impatto profondo che l’umorismo e la satira hanno avuto e continuano ad avere, partendo dagli albori del Novecento fino ai giorni nostri».
L’auspicio della neolaureata è che il suo lavoro possa «ispirare altri studenti a esplorare l’intersezione tra cultura di massa e discipline umanistiche», riconoscendo in Checco Zalone un elemento fondamentale del dibattito contemporaneo.