Un nuovo anno accademico è agli sgoccioli, eppure resta più che mai attuale il problema delle stanze in affitto per gli studenti, con i prezzi che continuano a salire, soprattutto nelle grandi città, e l’offerta che non riesce a soddisfare la domanda.
Bari, però, è tra le città con più posti letto disponibili in proporzione al mercato dell’affitto. A stabilirlo è un’analisi realizzata dalla proptech company del gruppo Immobiliare.it, Immobiliare.it Insights, che si è occupata di studiare l’andamento dell’offerta di stanze dal 2019 a oggi nei principali centri universitari italiani, sia di grandi che di piccole dimensioni.
Il capoluogo pugliese, dunque, con il 18%, insieme a Catania (20%) e Verona (15%), è tra le città prese in esame in cui, guardando la disponibilità degli immobili in locazione, si registra il maggior numero di stanze disponibili rispetto all’offerta totale in affitto.
Un dato non indifferente se si calcola che Milano e Bologna sono scese al 6%, Venezia, Firenze e Palermo al 5%, e Genova è in coda con appena il 3%. Rispetto alla disponibilità totale del Paese, però, a Bari, così come a Palermo e Venezia, l’offerta di stanze si ferma appena al disotto dell’1%, sebbene Venezia sia la città che ha riscontrato il maggior incremento rispetto a quattro anni fa.
Stando a quanto riferisce Antonio Intini, capo del settore business development di Immobiliare.it, nei centri del Sud Italia e nelle città più piccole, dove i costi delle abitazioni in vendita sono più bassi e quindi più accessibili, «le famiglie residenti tendono maggiormente a essere proprietarie e cercare quindi soluzioni in acquisto, piuttosto che in affitto».
Ciò porterebbe chi possiede un immobile a preferire perlopiù un target di studenti e lavoratori fuori sede, così da suddividere l’appartamento e fittare più stanze, ottenendo un ritorno economico maggiore e una richiesta più alta.