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Scuola, stangata in arrivo: a Bari il rientro costerà il 7% in più

Un autunno “caldo” è quello che si prospetta per le famiglie baresi che, dopo un’estate caratterizzata dall’inflazione galoppante, si sono accorte di dover fare i conti anche con il caroscuola. L’inizio dell’anno porterà i nuclei familiari a fare i conti con un aumento dei prezzi che peserà gravemente sul portafogli domestico: senza contare la spesa…

Un autunno “caldo” è quello che si prospetta per le famiglie baresi che, dopo un’estate caratterizzata dall’inflazione galoppante, si sono accorte di dover fare i conti anche con il caroscuola. L’inizio dell’anno porterà i nuclei familiari a fare i conti con un aumento dei prezzi che peserà gravemente sul portafogli domestico: senza contare la spesa legata all’acquisto dei libri di testo, si potrà arrivare a spendere circa 588 euro a studente per il solo arredo scolastico (quaderni, astucci, zaini). Considerando anche il prezzo dei libri, la spesa complessiva rischia facilmente di arrivare a 1.300 euro per ragazzo.

I prezzi dell’intero comparto scolastico sono in rialzo in media del 7% rispetto al 2021: per uno zaino di marca si arriva a spendere fino a 200 euro, per un astuccio griffato attrezzato si tocca il picco di 60 euro, mentre per un diario la spesa sfiora i 30 euro. L’esborso per il materiale scolastico completo può così raggiungere quest’anno quota 588 euro a studente, cui va aggiunto il costo per i libri, variabile a seconda del grado di istruzione e della scuola, ma che fa balzare, mediamente, la spesa per studente a 1.300: più di uno stipendio mensile.

In alcune delle cartolerie di Bari l’incremento è visibile già in vetrina. «Ci è praticamente ormai impossibile vendere una penna sotto l’euro e cinquanta – commenta un titolare – per non parlare di quaderni o diari». Per il quaderno più semplice si parte da un minimo di due euro e cinquanta, ma per i diari, la spesa può spingersi anche oltre le venti euro. L’incremento più consistente è dunque quello legato ai materiali cartacei. Il prezzo della cellulosa nel mercato è infatti aumentato del 53% e questo crea un effetto domino su quaderni, diari, libri. E insorgono le associazioni dei consumatori. «Come Codacons – spiega l’avvocato Dario Durso – lo diciamo da anni: l’incremento del prezzo della carta porta a un aumento immediato del costo di libri e quaderni. Ma a pagarne le spese sono, come sempre, soltanto le famiglie». La soluzione è semplice e intuitiva: investire sul digitale. «Le scuola dovrebbe puntare di più sulla tecnologia – prosegue Durso – ricordando che i bambini e i ragazzi, oggi, sanno usare molto meglio degli adulti i dispositivi informatici». La vendita dei sussidiari telematici, secondo il portavoce dell’associazione, ridurrebbe di circa metà il peso del rientro a scuola per le famiglie. «Bisogna tener presente – dichiara Durso – che parliamo di nuclei familiari con un Pil inferiore rispetto a quelle di altre città del nord e sulle quali il caroscuola peserà di più». L’aumento del prezzo del corredo scolastico e dei libri di testo non è, però, un fatto nuovo. «È da anni che osserviamo e denunciamo il progressivo aumento della carta stampata, ma gli istituti si ostinano a obbligare gli studenti a procurarsi i libri». Per limitare l’esborso, è perentorio il consiglio dell’associazione: evitare prodotti griffati, valutare le offerte praticate dai supermercati, non acquistare subito l’intero corredo scolastico, attendere le indicazioni degli insegnanti e preferire i kit a prezzo fisso.

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