«Cari studenti, insegnanti, dirigenti e personale, vi scrivo queste righe per augurarvi un inizio di anno scolastico sereno, stimolante e ricco di soddisfazioni». Comincia così la lettera dell’assessore regionale all’Istruzione, Sebastiano Leo, ai pugliesi che, in alcuni comuni, hanno cominciato oggi il nuovo anno scolastico.
«Oggi, più che mai, desidero ribadire che il vero valore della scuola risiede nelle persone che ogni giorno la animano e la rendono viva», afferma Leo, rivolgendosi ai dirigenti e ai docenti, «che con passione e dedizione instancabile accolgono i nostri ragazzi, specialmente nei primi giorni, spesso colmi di timori e incertezze: siete voi la forza motrice di questo grande viaggio».
L’invito dell’assessore è quello di essere «guide che prendono per mano e indirizzano, compagni di avventura, punti di riferimento che modellano il futuro. A volte, nel silenzio delle vostre fatiche – scrive Leo -, il vostro impegno rischia di essere sottovalutato, ma sappiate che il vostro lavoro è inestimabile. E lo è anche quando siete costretti a lottare contro un sistema che talvolta non vi rispetta come meritate».
Il «pensiero più profondo» Leo lo rivolge ai tanti docenti che «pur avendo dato anni ed energie alla scuola, si trovano oggi senza una cattedra, colpiti dalle conseguenze di decisioni governative (quelle di dare priorità ai vincitori dei concorsi Pnrr) che non tengono conto delle persone, delle loro storie, dei loro sacrifici, della loro dignità professionale».
Poi i ragazzi, i bambini e gli adolescenti che animano le aule scolastiche: «A voi, cari studenti – scrive l’assessore regionale -, voglio dire di vivere questa avventura con curiosità, creatività e coraggio. La scuola non è solo un luogo in cui imparare nozioni: è il palcoscenico della vostra crescita, dove potete esprimere voi stessi, scoprire nuove passioni e costruire il vostro futuro. Non abbiate paura di sbagliare, non abbiate paura di essere voi stessi. Ogni esperienza, anche quelle che sembrano difficili, è un passo avanti verso la vostra realizzazione».
Leo rivolge un pensiero anche al personale Ata – «figure spesso invisibili che, con il loro lavoro quotidiano, rendono possibile il funzionamento della scuola» – e interviene sulla polemica legata all’introduzione del grembiulino verde in una scuola salentina: «Non possiamo permettere che le differenze diventino barriere. Credo che la scuola debba essere il luogo della libertà, un luogo scevro dagli stereotipi di genere, un ambiente in cui ciascuno è libero di essere se stesso, senza timore di essere giudicato o classificato», conclude l’assessore augurando a tutti gli attori della scuola «un anno scolastico ricco di libertà e passione, di studio e determinazione. Mi auguro che le nostre scuole diventino sempre più fucine di persone libere e consapevoli, dove si coltivino i valori dell’uguaglianza, dell’inclusione, del rispetto e dell’amore. Solo così potremo davvero costruire una società migliore, più giusta e più solidale».
I Garanti regionali: «La scuola è luogo di crescita e conoscenza»
Gli auguri di buon inizio anno scolastico arriva anche dai tre Garanti regionali dell’infanzia, Ludovico Abbaticchio, delle persone con disabilità, Antonio Giampietro, e delle persone limitate nella libertà, Piero Rossi.
«La scuola – evidenziano – rappresenta l’ambiente istituzionale più significativo per la crescita della cultura democratica del Paese. Al suo interno, educazione civica e sociale diventano strumenti strategici per la formazione dei cittadini di domani».
A scuola, evidenziano i Garanti, «si perseguono obiettivi di salute, intesa come benessere sociale, attraverso i percorsi di formazione e di prevenzione finalizzata al benessere dell’individuo e della società, per un contrasto efficace delle devianze a cui è esposto l’universo giovanile, in tempo di cyberbullismo e di web diseducativo. Le istituzioni scolastiche – proseguono – rappresentano il luogo di crescita della sensibilità e della conoscenza dei diritti civili e del contrasto dei conflitti piccoli e grandi. In seno alle istituzioni scolastiche si coltiva il rispetto della persona, nelle diversità, verso un’autentica cultura della pace, troppo spesso messa tra parentesi nella routine quotidiana e nel frastuono mediatico ingiustificato».