Sono 200mila i precari che lavorano nella scuola italiana, in Puglia fino a dicembre si stima che si arriverà a quasi 11mila, «un numero molto alto che la regione non merita».
A dirlo è il segretario generale della Uil Scuola Puglia, Gianni Verga, a margine dell’assemblea generale delle lavoratrici e dei lavoratori della scuola pugliese che si è svolta stamattina a Bari.
«Stiamo mettendo sul tappeto tutti i problemi che riguardano la scuola statale nella nostra regione – ha aggiunto – a cominciare dal precariato. Non è possibile avere tante supplenze perché non garantiscono la continuità didattica e gli alunni diversamente abili».
Per Verga «occorre intervenire anche sulla legge Finanziaria che sta tagliando 70 autonomie scolastiche in un triennio, su questo ci stiamo opponendo in tutti i tavoli».
Quanto all’edilizia scolastica, «stupisce che con il Pnrr si intervenga solo sul 10% degli istituti scolastici in Puglia – ha spiegato – quando sappiamo che un terzo delle scuole è senza agibilità».
Il segretario generale nazionale di Uil Scuola, Giuseppe D’Aprile, ha ribadito che «la scuola e gli alunni non meritano questo perché hanno bisogno di stabilità del personale».
Quanto alle strutture spesso fatiscenti, «abbiamo edifici che nel 50% dei casi non hanno i certificati di agibilità – ha detto -. Queste situazioni non si risolvono con interventi spot, gli interventi devono essere strutturali».
Molto discussa è anche la questione della dispersione scolastica: «Palestre, mense, stabilità del personale aiuterebbero molto i ragazzi a frequentare le scuole – ha concluso – e a non ritirarsi prematuramente anche rispetto all’età adolescenziale».