Puglia, 7 milioni di euro per nuove residenze universitarie a Taranto, Lecce e Brindisi

La Regione Puglia investe altri 7 milioni di euro per potenziare le residenze universitarie in tre città pugliesi: Taranto, Lecce e Brindisi. I fondi serviranno a completare i lavori di ristrutturazione di tre edifici storici che saranno trasformati in moderni alloggi per studenti.

50 milioni dal Ministero

Si tratta di interventi che rientrano nel più ampio finanziamento del Ministero dell’Università e della Ricerca, che ha stanziato 50 milioni di euro per la Puglia nell’ambito del quinto bando della legge 338/2000. I restanti 7 milioni saranno a carico della Regione.

Tre palazzi storici da riqualificare

Gli edifici interessati sono palazzo Frisini a Taranto, un imponente palazzo ottocentesco situato nel centro storico della città; l’ex caserma Cimmarrusti a Lecce, un edificio del Novecento situato in una zona centrale della città; e palazzo Cassa Mutua Artigiani a Brindisi, un edificio del razionalismo italiano situato in pieno centro.

Obiettivo: rilancio del profilo universitario della Puglia

«Con questo investimento vogliamo dare una risposta concreta al bisogno di posti letto per gli studenti universitari e al tempo stesso riqualificare tre importanti edifici storici delle nostre città», dichiara l’assessore regionale all’Istruzione, Sebastiano Leo, evidenziando che «questo è un passo importante per il rilancio del profilo universitario della Puglia».

L’impegno della Regione

La Regione Puglia è impegnata da tempo a potenziare l’offerta di alloggi per studenti. Negli ultimi anni sono stati realizzati o ristrutturati diversi studentati in diverse città pugliesi. Con il nuovo intervento, la Regione intende rafforzare ulteriormente il proprio impegno in questo settore.

Soddisfazione del vicepresidente Piemontese

«Questa è un’operazione di grande importanza per le tre città interessate», commenta il vicepresidente della Regione Puglia e assessore al Bilancio, Raffaele Piemontese. «I nuovi studentati – aggiunge – non solo contribuiranno a migliorare la qualità della vita degli studenti, ma anche a riqualificare le aree urbane in cui sorgeranno».

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