Il Tribunale amministrativo della Puglia aggiunge un nuovo capitolo sul contenzioso relativo all’aggiudicazione del servizio mensa nelle scuole del lotto 1 del capoluogo. I giudici amministrativi hanno infatti respinto l’istanza cautelare presentata dalla Ladisa Ristorazione, in quanto ritengono che non sussista un “pregiudizio grave e irreparabile durante il tempo necessario a giungere alla decisione sul ricorso”, dato che le misure cautelari vanno adottate solo in caso di “estrema gravità e urgenza”.
Non vi sono dunque motivazioni urgenti per bloccare la gestione della mensa scolastica da parte della Rti Solidarietà e Lavoro-Vivenda. La trattazione nel merito verrà dunque discussa durante un’udienza pubblica il prossimo 17 dicembre, per affrontare tutte le questioni relative al bando messe in luce dai legali della Ladisa Ristorazione. «Attendiamo fiduciosi la decisione definitiva nella consapevolezza che le nostre osservazioni troveranno accoglimento», fanno sapere dall’azienda.
Le motivazioni
Nel provvedimento si legge che: «la procedura competitiva oggetto di contenzioso integra un accordo quadro della durata di 48 mesi, da eseguire mediante la successiva stipula di contratti esecutivi, rispetto alla quale il danno prospettato dalla ricorrente è, pertanto, solo potenziale e non connotato da immediatezza e concretezza, e che il pregiudizio eventualmente subito sarebbe comunque esclusivamente patrimoniale e comunque integralmente ristorabile in forma specifica mediante subentro; Ulteriormente considerato che, anche a volersi ammettere che la ricorrente possa farsi portatrice dell’interesse pubblico alla sicurezza alimentare – della quale deve farsi istituzionalmente carico il Comune – il relativo paventato pericolo in ragione della mancata sussistenza in capo alla GreenWay della qualifica di produttore non appare sussistere in quanto, in disparte la relativa attribuzione di punteggio all’offerta dell’aggiudicataria, l’azienda risulta certificata per la fornitura di prodotti biologici; Considerato, infine, che la decisione di affidare il servizio alla ricorrente Ladisa fino al 18 ottobre 2024 garantisce la tempistica necessaria ad assicurare la continuità del servizio; Ritenuto, pertanto, che non si ravvisa il periculum in mora, non potendosi considerare tale neanche l’adempimento della clausola sociale, peraltro già avvenuto per il Lotto II della medesima procedura», l’istanza cautelare è stata respinta. Il ricorso sul secondo lotto verrà invece discusso dal Tar il prossimo 5 novembre.
L’amministrazione
Il Comune si è espresso sull’ordinanza del Tar tramite una nota diffusa nel pomeriggio di ieri. «Alla luce del nuovo provvedimento del Tar Puglia – si legge – la ripartizione comunale competente sta ponendo in essere tutte le procedure tese a garantire la continuità del servizio di refezione scolastica nelle scuole del Lotto 1, con la ditta aggiudicataria, a partire dal prossimo lunedì 21 ottobre, fatti salvi nuovi e non prevedibili risvolti giudiziari».
«Il provvedimento odierno del Tribunale Amministrativo Regionale chiarisce, in attesa delle prossime tappe del contenzioso, che il servizio di refezione scolastica deve essere garantito anche nei prossimi giorni – ha spiegato l’assessore comunale alla Conoscenza Vito Lacoppola -. Questa per noi è l’indicazione utile affinché gli uffici predispongano tutto il necessario per garantire ai bambini la mensa nelle scuole. Per il resto, come abbiamo fatto fino ad oggi, attendiamo l’evoluzione del giudizio che definirà l’esito del contenzioso, assicurando la massima volontà di orientare le proprie decisioni unicamente in base alle indicazioni della magistratura amministrativa».