Si discute di tutto prima che aprano le porte dell’Università. Si ripete il programma del test, dall’apparato di Golgi al sistema nervoso, dalla difficoltà di trovare una casa in affitto fino ai posti risicati messi a disposizione dal Ministero. Ed è proprio questo il mantra che si sente ripetere nella lunga fila di neodiplomati e studenti al secondo (o più) tentativo: il test di Medicina va abolito.
In tutta Italia, sono stati 65.378 gli studenti di ogni età che hanno provato ad accaparrarsi uno dei 14.740 posti a Medicina.
In Puglia, il divario tra quanti hanno provato e quanti passeranno non è da meno. Sono stati 3.736 i ragazzi che hanno provato a superare il grande scoglio della selezione. In tutto, 477 saranno i futuri studenti nella regione, tra i 180 dell’Università di Foggia e i 297 dell’Università di Bari. Diverse le materie oggetto della prova. Non mancano chimica, biologia e logica, oltre a matematica, fisica e domande di cultura generale.
La protesta di Claudia parte proprio da questo: a cosa ci servono le domande di cultura generale? «La natura di un corso di laurea come quello di Medicina – commenta la diciannovenne – rende inutile i test di selezione».
La ragione? Medicina è già difficile di per sé, figuriamoci con il test. Che, sondando gli umori dei futuri studenti, è diventato inutile. «A Medicina opera una sorta di selezione naturale – prosegue la ragazza – e non tutti riescono a finirla. Per questo, bisogna ricorrere al modello francese, dove le selezioni avvengono nel corso degli anni».