La conoscenza di una lingua straniera è ormai diventata una competenza fondamentale per gli studenti. Una chiave di accesso non solo a future opportunità di lavoro, ma nell’immediato, anche a corsi di laurea ed esperienze di studio all’estero. Per questi motivi, è importante che il sistema educativo offra a tutti, a prescindere dalla condizione di partenza, la possibilità di ricevere un livello di apprendimenti adeguato in questo ambito. Ma come se la cavano gli studenti baresi nell’apprendimento delle lingue straniere? La risposta arriva da una ricerca di OpenPolis, che ha analizzato i risultati conseguiti nelle prove Invalsi somministrate nell’anno scolastico 2021/22 a studenti e studentesse che frequentano la classe terza media.
Dalla ricerca emerge che i giovani di famiglie di condizione socio-economico-culturale elevata superano il punteggio di 220 in inglese (ascolto), a fronte di una media di circa 206. Per i ragazzi delle famiglie di livello medio-alto il punteggio scende a 211,3, mentre è 205,2 per quelli di condizione medio-bassa. Tra gli studenti di condizione bassa, invece, si scende sotto quota 200: 194,2 nell’anno scolastico 2021/22. La differenza è ancora più netta rispetto al tipo di percorso di istruzione intrapreso. Nei licei il 61,1% degli alunni di quinta superiore raggiungono almeno il livello B2 in ascolto, mentre l’8,4% non raggiunge nemmeno il B1. Nei tecnici sono oltre il triplo quelli che non raggiungono il B1 (31,1%), mentre il 27,2% arriva al B2. Negli istituti professionali meno del 10% (9,9%) arriva al B2 e più della metà dei ragazzi non raggiunge il B1 (54,7%).
A Bari e provincia il punteggio medio conseguito nella prova dagli studenti si è di 205,2, una situazione che colloca il capoluogo e il suo hinterland in una fascia di mezzo. I punteggi più alti sono stati infatti conseguiti nei capoluoghi di Bolzano (232,42), Como (228,90), Monza (228,88), Pordenone (228,25) e Bergamo (227,26). Nelle prime 20 posizioni della classifica con i migliori risultati ci sono 18 città del Nord e due del Centro. Un elemento che sottolinea ancora di più la sproporzione esistente negli apprendimenti di base rispetto al Mezzogiorno d’Italia. I 20 capoluoghi con i punteggi più bassi in inglese nei test Invalsi di terza media si trovano tuttinel Mezzogiorno: 10 nel sud continentale e 10 nelle isole (di cui 8 nella sola Sicilia). In particolare, con meno di 185 punti medi, troviamo Agrigento (184,48), Crotone (183,17) e Trapani (179,61).
La stessa situazione si ritrova anche a livello regionale, con la Puglia che si colloca al quintultimo posto della classifica con un risultato medio di 194,86 punti, seguita soltanto da Sardegna, Campania, Calabria e Sicilia. Queste ultime 3 regioni si attestano sotto la soglia di 190 e ben al di sotto della media nazionale di 200 punti. Al vertice della classifica spicca invece la provincia autonoma di Bolzano (in particolare i ragazzi madrelingua ladina e tedesca che hanno realizzato oltre 240 punti). La provincia autonoma di Trento, quella di Bolzano (lingua italiana) e il Friuli Venezia Giulia si attestano poco sopra i 220 punti, seguiti a breve distanza da Valle d’Aosta, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna.