Il rettore del Politecnico di Bari nel comitato del programma Horizon Europe

Carica importante per il rettore del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino, che è stato nominato rappresentante italiano nel comitato di “Horizon Europe”, il programma europeo per la ricerca e l’innovazione 2021-2027. A designarlo la ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini. In particolare, il rettore del Politecnico del capoluogo regionale sarà il delegato italiano nella composizione dell’European Innovation Council (Eic) and European Innovation Ecosystems del Comitato (che si riunisce in diverse composizioni, in base alle materie), a cui è assegnato il compito, come si legge in una nota, di «identificare e sostenere tecnologie basate su un’innovazione rivoluzionaria e dirompente, che abbiano un potenziale di crescita a livello europeo e internazionale, per diventare leader di mercato».

Grande soddisfazione per la nomina nel comitato del programma europeo è stata espressa dallo stesso Cupertino: «Sono molto grato al ministro Bernini per questo incarico – ha commentato il rettore del Politecnico – perché mi consente di portare a livello europeo l’esperienza accumulata in materia di ricerca e innovazione e nella costruzione di network, che favoriscono lo sviluppo di nuova impresa». Una delle missioni principali di Cupertino nel comitato di “Horizon Europe” sarà migliorare «i risultati dell’European Innovation Council nell’attività di sostegno alle singole aziende (piccole e medie imprese, start-up, spin-out) per portare le loro innovazioni sul mercato e sostenerne una rapida fase di crescita».

Il programma europeo “Horizon Europe” è tra i più vasti programmi di ricerca e innovazione transnazionali al mondo, con un budget totale di 95,5 miliardi di euro, di cui 20,2 miliardi per la ricerca e lo sviluppo di tecnologie pulite, 11,5 miliardi per le biotecnologie e i medicinali, 19,3 miliardi per le tecnologie digitali. L’obiettivo generale del programma è generare un impatto scientifico, tecnologico, economico e sociale attraverso gli investimenti dell’Unione nel campo della ricerca e dell’innovazione, al fine di rafforzare le basi scientifiche e tecnologiche dell’Unione e promuovere la competitività in tutti gli Stati membri, anche nel settore industriale, realizzare le priorità strategiche dell’Unione, contribuire alla realizzazione degli obiettivi e delle politiche dell’Unione, affrontare le sfide globali, compresi gli obiettivi di sviluppo sostenibile, seguendo i principi dell’Agenda 2030 e dell’Accordo di Parigi e rafforzare lo “Spazio europeo” della ricerca.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version