Acciaierie d’Italia e il Politecnico di Bari hanno sottoscritto un accordo di partnership per il counseling tecnologico e l’innovazione sostenibile dei processi produttivi.
L’accordo è stato siglato nello stabilimento di Taranto dal rettore del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino, e dall’amministratore delegato di Acciaierie d’Italia, Lucia Morselli, al termine di una conferenza a cui hanno partecipato anche la ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, in collegamento video, e l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, Alessandro Delli Noci.
L’intesa configura una relazione di lungo periodo nella quale l’Ateneo, tramite professori e ricercatori, supporterà le attività di ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione per il settore siderurgico condotte dall’azienda.
«L’obiettivo congiunto – spiega Acciaierie d’Italia – è di contribuire ulteriormente alla crescita del contesto economico e produttivo regionale e stimolare una sempre maggiore attenzione ai temi della sostenibilità nella manifattura». È stato ricordato che Acciaierie d’Italia ha già «creato all’interno dello stabilimento di Taranto un proprio Centro di Ricerca e Sviluppo per supportare l’innovazione e il miglioramento dei processi produttivi e dei prodotti. L’accordo con il Politecnico di Bari si inquadra nell’ampliamento della rete di collaborazioni del Centro, che opera in piena autonomia scientifica».
Tra l’ex Ilva e il Poliba c’è un rapporto sinergico sotto il profilo della formazione professionale: 150 ingegneri sui circa 200 attualmente impiegati nell’acciaieria tarantina si sono laureati presso l’Ateneo barese. Ora sono in corso selezioni per l’assunzione di ulteriori figure specializzate.
«Questo per me è un esempio di una iniziativa che mi piacerebbe fosse modello per tante altre iniziative del nostro Paese. Ringrazio sia Acciaierie d’Italia che il Politecnico di Bari perché danno uno spunto per evidenziare come sia possibile far lavorare insieme delle realtà che possono sembrare lontane tra loro in maniera costruttiva, in maniera positiva per tanti aspetti», ha detto la ministra Messa. L’intesa si esplicherà su attività di ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione nel settore della produzione di acciai e tecnologie correlate.
«Da un lato – ha aggiunto la Ministra – Acciaierie d’Italia ha la possibilità di accelerare l’innovazione e dall’altro il Poliba ha la possibilità di dare un ventaglio di esperienze e anche di ricerca applicata che diventa molto più immediato. Ma dà anche una possibilità di crescita, sul piano teorico e formativo, ai giovani che vogliono lanciarsi in questo mondo. Ci sono aspetti che oggi non possiamo ignorare che sono quello invece della esperienza sul campo, del confronto con le problematiche e con le soluzioni dei problemi e anche della possibilità di introdurre – ha ribadito – non solo nuove idee ma anche realizzazioni di nuove idee in un contesto pubblico-privato».