Cambiano ancora le carte in tavola per le istituzioni scolastiche pugliesi: a distanza di una settimana dalla delibera di Giunta regionale dello scorso 29 dicembre che stabiliva l’assetto dei comprensivi in tutta la Puglia, ieri sono state approvate, dalla stessa Giunta, alcune rettifiche motivate da richieste di modifica di alcuni Enti locale, poiché era emerso, anche sulla base di alcune segnalazioni pervenute, che il testo di alcune decisioni recavano errori materiali e che l’allegato sul “Perfezionamento dell’offerta formativa (secondo ciclo di istruzione)” era stato approvato incompleto, per mero errore materiale verificatosi in fase di redazione.
Cosa cambia? Le modifiche riguardano nel dettaglio i comuni di Andria, Trinitapoli e San Severo, almeno per quanto attiene alle istituzioni dell’allegato A alla delibera di Giunta. Partiamo da Andria, il cui piano di dimensionamento scolastico è stata al centro di acceso dibattito nei mesi scorsi: la giunta comunale, sulla scia delle indicazioni fornite a livello nazionale e regionale, aveva ridotto da 10 a 9, con delibera approvata all’unanimità, gli istituti comprensivi nella Città di Andria, garantendo continuità didattica e territoriale in tutti i quartieri. Nella città federiciana già da marzo 2023 erano stati condotti incontri e confronti tecnici sulla problematica: alla fine si era arrivati a una conclusione che aveva però scontentato le scuole destinate allo scorporamento, cioè il 1° circolo “Oberdan” e il 3° circolo “Cotugno”. Poi il 29 dicembre il piano approvato a livello regionale aveva riacceso le speranze, paradossalmente, in direzione però della creazione di maxi-comprensivi; ieri la rettifica ha ripristinato, per il prossimo anno scolastico, la proposta comunale, che quindi vedrà un nuovo assetto: rimangono invariati i plessi di riferimento degli Istituti comprensivi “Verdi-Cafaro”, “Mariano-Fermi”, “Jannuzzi-Mons. Di Donna”, “Don Bosco-Manzoni”; la “Vittorio Emanuele III” aggregata all’ “Oberdan” con la scuola dell’infanzia “Saccotelli”; nel circolo “Cotugno” verranno istituite alcune classi di scuola media; la primaria “Della Vittoria” e la scuola dell’infanzia “Lotti” formeranno un comprensivo con la “Vaccina”; la “Dante Alighieri” aggregata al circolo “Rosmini”; la “Don Tonino Bello” aggregata con l’I.C. “Imbriani-Salvemini”.
Esattamente il contrario avverrà per Trinitapoli: invece di 2 istituti, se ne avrà uno solo derivante dalla fusione delle due istituzioni scolastiche comunali, il circolo didattico “Don Milani” con l’Istituto comprensivo “Garibaldi-Leone”. Ancora, per San Severo si giunge alla creazione di: un Istituto Comprensivo costituito dal CD De Amicis con l’attivazione di un punto di erogazione di scuola secondaria di primo grado negli spazi dichiarati disponibili dall’istituzione scolastica, come comunicato dall’ente comunale; di un Istituto Comprensivo costituito dal CD San Benedetto, e dalle classi di scuola secondaria di primo grado “Petrarca – P. Pio” attive nel plesso di Via San Rocco n. 1; di un ultimo Istituto Comprensivo costituito dal C.D. San Francesco e dalle classi di scuola secondaria di primo grado “Petrarca – P. Pio” attive nel plesso di Via Togliatti. Rimane in vigore l’attuale assetto per i restanti IC (Palmieri – San Giovanni Bosco; Zannotti – Fraccacreta). La rettifica arriva, qui, perché come rappresentato dal C.D. San Benedetto e condiviso dal Comune di San Severo, lo “smembramento del CD San Benedetto” definito dal piano regionale del 29 dicembre non era stato oggetto di confronto, nell’ambito del procedimento di formazione del Piano; con la decisione aggiornata, si verticalizzano in istituti comprensivi tutte le istituzioni scolastiche comunali con soluzioni ritenute sostenibili nel tempo. Al netto degli errori materiali, l’impressione è che nella maggioranza Emiliano ci sia un po’ di maretta sulla questione delle scuole, con malumori interni tra consiglieri e assessori.