Dieci seminari per arrivare alle radici della violenza: all’UniBa torna il Corso per le competenze trasversali

Violenza di genere, diritto, famiglia, maltrattamento e abuso sui minori, Codice rosso e Riforma Cartabia, salute delle donne e violenza ostetrica, maschilità e violenza, rivoluzioni femministe e alleanze di genere, linguaggio di genere e discorsi d’odio, violenza dell’androcentrismo e delle parole sulle donne anziane, diritti violati delle persone Lgbtqi+, tratta delle donne e corpi invisibili. Sono i temi al centro del Corso per le competenze trasversali organizzato, per il secondo anno consecutivo, dall’Università degli studi di Bari in collaborazione con il Centro interdipartimentale di studi sulle Culture di genere (CISGuG), Giraffa Onlus e Regione Puglia.

Dieci seminari che cominceranno venerdì 3 marzo, con il primo che dà il titolo all’intero corso: “Violenza di genere. Vecchie e nuove vulnerabilità tra cambiamento culturale, sanità e diritti”.

Il corso, diretto dalla professoressa Francesca Recchia Luciani, indaga la violenza in ogni sua forma per comprenderne le radici e le forme in cui si manifesta, anche alla luce dei numeri diffusi da Giraffa: per il 2022 si parla di 113 chiamate e 98 prese in carico (4 donne in casa di semiautonomia, 5 in casa rifugio). Numeri in crescita se pensiamo che per il 2023, in soli 2 mesi, si registrano già 18 chiamate con 15 prese in carico (2 gli inserimenti in casa rifugio).

Il corso è rivolto a chi entra in contatto con le vittime nelle strutture ospedaliere, nei centri antiviolenza, nelle case rifugio e nei centri donna, ma anche a docenti, educatori ed educatrici, assistenti sociali, psicologi e psicologhe, giornaliste e giornalisti, personale delle forze dell’ordine, avvocati e avvocate, magistrati e magistrate, perché serve a rafforzare le competenze utili a prevenire e contrastare la violenza di genere.

Il fine del corso è anche quello di decodificare i processi attraverso cui si alimenta la violenza e apprendere quelle pratiche educative necessarie per decostruire gli stereotipi sessisti per diffondere una cultura paritaria e alimentare la costruzione di relazioni interpersonali fondate sul rispetto reciproco e sulla parità tra tutti i generi.

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