Un gruppo di studenti dell’ultimo anno capeggiati da un declamatore che pronuncia ad alta voce, ed in ordine alfabetico, i nomi di tutti i docenti dell’Istituto del liceo scientifico “Ricciotto Canudo” di Gioia del Colle. Attorno a loro altri compagni, in piedi sui banchi, che a ogni cognome in coro inveiscono contro gli insegnanti con una volgare imprecazione, nell’applauso generale.
I fatti risalgono a giugno scorso e sono immortalati in un video segnalato alla segreteria regionale Snals nel giorno in cui il ministro Valditara interviene da remoto nel confronto sulle aggressioni ai dirigenti scolastici in Puglia, a seguito del gesto subito dal preside di un Istituto comprensivo di Taranto. Ma non finisce qui. Il declamatore protagonista nelle immagini, rimasto impunito e diventato ormai un ex alunno, è lo stesso che nei giorni scorsi si è introdotto liberamente nella scuola ostentando, nel corso di un’assemblea d’Istituto, un cartellone con una svastica.
«Assurdo. Questa è l’unica parola che mi viene in mente. Quando ho visto quelle immagini mi sono venuti i brividi e mi sono chiesto che senso ha discutere in linea teorica di aggressioni al personale della scuola e lasciare impuniti certi comportamenti», è stata la reazione del segretario regionale di Snals/Confsal Puglia, Vito Masciale.
A destare ancora più stupore è che nessun provvedimento disciplinare incisivo è stato preso dalla dirigente delliceo nei confronti delle due classi coinvolte nell’episodio, se non un voto in condotta inferiore di un punto rispetto a quello previsto.
«Gli studenti sono stati regolarmente ammessi all’esame di Stato e hanno poi conseguito la maturità come se niente fosse – ha concluso Masciale – Segnaleremo l’accaduto all’Ufficio Scolastico Regionale per le opportune verifiche. Come mai non l’ha fatto, a tempo debito, il dirigente?».