«Da domani 29 agosto e fino al 15 settembre sarà possibile presentare le istanze per l’accesso a servizi educativi da 0 a 3 anni sul portale https://www.studioinpuglia.regione.puglia.it/zerosei/, con possibilità di riconoscimento della spesa sin dal primo settembre, per chi effettivamente inizia a frequentare da quella data». Ad annunciarlo è l’assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro, Sebastiano Leo, spiegando che «l’impegno che abbiamo assunto è quello di far frequentare tutti i minori che lo vorranno dal primo settembre con la copertura economica necessaria rispetto ai fabbisogni che verranno rilevati a seguito della presentazione delle domande. Nessun bambino o bambina resterà escluso dal beneficio, tutte le istanze regolari delle famiglie aventi diritto saranno accolte».
Nel catalogo di offerta sono disponibili circa 10mila posti che garantiranno ad altrettanti minori prestazioni di qualità e costi sostenibili per le famiglie, commisurate al reddito, con un investimento pubblico che quest’anno ha raggiunto i 50 milioni di euro.
L’avviso prevede la possibilità di presentare domanda di buono fino alla concorrenza dei posti disponibili in ciascuna unità di offerta, chi non presenta domanda tempestivamente potrebbe non trovare più posto nella struttura desiderata, la piattaforma segnalerà questa evenienza e permetterà l’eventuale iscrizione ad altre unità di offerta.
L’ordine delle domande in base all’ISEE, oltre che tenendo conto degli altri i criteri di priorità (continuità educativa, presenza di fratelli o sorelle già iscritti nella medesima unità di offerta, condizione di handicap del minore), sarà dirimente solo qualora nel riparto delle risorse agli ambiti sociali vi fosse il problema di non riuscire a coprire tutte le domande. «Caso che faremo in modo che non accada – sottolinea Leo – in quanto se sarà necessario siamo pronti anche a integrare lo stanziamento di risorse previsto per garantire la copertura delle 100% delle domande delle famiglie che ne hanno diritto».
I buoni educativi sono «un servizio importantissimo che consente a migliaia di famiglie pugliesi di avere la tranquillità di continuare a lavorare, studiare o cercare attivamente lavoro e garantisce ai nostri bambini e bambine un’opportunità di crescita, di conoscenza e di socializzazione», conclude l’assessore regionale all’Istruzione.