Bari, una residenza universitaria nell’ex ospedale militare “Bonomo”: ospiterà 425 studenti

L’ex ospedale militare “Bonomo” di Bari ospiterà una nuova residenza universitaria.

La Giunta regionale pugliese ha approvato, su proposta dell’assessore all’Istruzione Sebastiano Leo, lo schema di protocollo d’intesa con Adisu e Agenzia del Demanio per la riconversione di parte dell’ex ospedale per destinarlo a residenze e alloggi universitari con l’obiettivo di fronteggiare l’emergenza connessa alla carenza di strutture per ospitare gli studenti fuori sede e di innalzare la qualità del loro rapporto con le città che li ospitano.

L’intesa raggiunta riguarda la porzione costituita dai Padiglioni 1, 2, 3, 4 e 5 del compendio demaniale, ed è finalizzata ad avviare un processo di rigenerazione urbana, oltre che di riqualificazione e riuso dell’immobile dismesso adottando elevati standard in termini di qualità e sostenibilità.

L’Agenzia del Demanio ha già candidato il bene nell’ambito dell’Avviso finalizzato all’individuazione di manifestazioni di interesse da parte di soggetti che intendano rendere disponibili immobili da destinare ad alloggi o residenze universitarie per studenti delle istituzioni della formazione superiore, propedeutica ad un prossimo bando per la gestione delle stesse a valere sui fondi del Pnrr.

La Regione si impegna a individuare ulteriori risorse economiche da destinare a detta finalità a cui l’Agenzia del Demanio potrà contribuire nel limite del 30% del quadro economico degli interventi.

Adisu Puglia si impegna ad individuare le modalità per la gestione della futura Residenza Universitaria, in proprio o attraverso altro soggetto gestore.

«La Regione Puglia ha varato da tempo un importante percorso per aumentare la disponibilità di residenze universitarie per gli studenti italiani e stranieri che frequentino le università e le istituzioni di formazione superiore nella nostra Regione», sottolinea il presidente Michele Emiliano. La riconversione dell’ex ospedale militare “Bonomo”, prosegue, è «restituisce alla città un patrimonio storico, pregevole dal punto di vista architettonico, che consentirà di accogliere 425 studenti universitari».

Per l’assessore Leo «si tratta di un passo importante per rendere le nostre città e i nostri atenei accoglienti verso gli studenti universitari fuorisede e al fine di contribuire ai rilevanti obiettivi Pnrr. Il tema dell’emergenza abitativa degli studenti universitari – aggiunge – resta per noi una priorità assoluta a cui ci stiamo dedicando da tempo, fornendo sia risposte concrete e immediate che visioni strategiche a più ampio respiro».

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