Gaetano Scamarcio, professore ordinario di Fisica sperimentale all’Università degli studi di Bari, è stato premiato questa mattina a Palazzo di Città dal sindaco Antonio Decaro per aver dato lustro al capoluogo pugliese nel corso della sua carriera professionale.
«Siamo orgogliosi di consegnare questa targa al professor Scamarcio a dimostrazione della riconoscenza della comunità barese nei confronti di professionisti eccellenti che grazie al proprio talento contribuiscono a esportare il nome di Bari al di là dei confini nazionali», ha affermato il primo cittadino. «Il professore, che può vantare una lunghissima lista di riconoscimenti, è stato premiato per la sua rilevante attività di produzione scientifica e di formazione professionale. Scamarcio – ha aggiunto – è una di quelle persone in grado di lasciare una traccia indelebile nella propria comunità: ci sono tanti ragazzi che lo seguono e che si formano grazie a lui. Vorrei sottolineare che, dopo numerose e gratificanti esperienze all’estero, Gaetano Scamarcio ha scelto di tornare nella sua città: una scelta di vita che gli fa certamente onore, e di cui noi tutti gli siamo grati».
Il professor Scamarcio è stato insignito del Premio Firestone per giovani laureati nel 1985 e del Premio di Operosità Scientifica della Società italiana di Fisica nel 1989 e ha conseguito poi due NATO-CNR “Advanced Fellowship” nel 1990 e nel 1995 e la “Ambassadorial Fellowship” della “International Rotary Foundation” nel 1994.
È anche direttore della Unità di Bari dell’Istituto di Fotonica e Nanotecnologie del Centro nazionale delle Ricerche nonché autore di oltre 130 pubblicazioni e di numerose ricerche nel campo della fisica della materia, della fotonica e delle nanotecnologie svolte in Italia e all’estero presso prestigiose istituzioni di ricerca quali il Max-Planck-Institute for Solid State Physics di Stoccarda, il Walter-Schottky-Institute di Monaco di Baviera, i Bell Laboratories dell’AT&T (poi Lucent Technologies), nella sede centrale di Murray Hill, NJ-USA.
«La mia carriera professionale, ormai decennale – ha affermato Scamarcio – in realtà ha radici profondissime in questo territorio, nella sua cultura e nel suo cuore. Sono convinto, e il mio iter professionale lo dimostra, che Bari e la Puglia possano offrire delle opportunità che costituiscono un trampolino di lancio nel mondo della cultura e della ricerca scientifica. Il nostro dipartimento di Fisica è stato riconosciuto come un’eccellenza italiana proprio per la sua caratteristica di essere interuniversitario, e presenta un metodo di lavoro basato sulla complementarietà dei saperi tra Università e Politecnico. Si parte dalla teoria per vederne le potenziali applicazioni. E tutto questo lo si realizza soltanto attraverso il contatto con i migliori atenei del mondo. Inoltre, le mie esperienze all’estero mi hanno reso consapevole dell’importanza delle relazioni tra le università e i laboratori di ricerca industriali, nel connubio virtuoso tra il sapere e il saper fare. Il mio auspicio è che Bari, negli anni, acquisisca sempre più una vocazione universitaria».