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Bari, il professor Pascazio e la collaborazione con il Nobel per la Fisica Devoret: «Orgoglioso»

«Sono oggi ancora più orgoglioso di aver lavorato con Michel Devoret e di aver contribuito ai progressi scientifici in una materia così imprescindibile oggi». Lo afferma il professor Saverio Pascazio, ordinario di Fisica teorica nel Dipartimento di Fisica dell'Università degli studi "Aldo Moro" di Bari, che nel 2017 ha firmato un articolo scientifico con Devoret,…
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«Sono oggi ancora più orgoglioso di aver lavorato con Michel Devoret e di aver contribuito ai progressi scientifici in una materia così imprescindibile oggi». Lo afferma il professor Saverio Pascazio, ordinario di Fisica teorica nel Dipartimento di Fisica dell’Università degli studi “Aldo Moro” di Bari, che nel 2017 ha firmato un articolo scientifico con Devoret, a cui ieri è stato assegnato il Nobel per la Fisica.

La collaborazione tra Pascazio e lo scienziato francese ha riguardato, si legge in una nota dell’Università di Bari, lo “studio dei modelli quantistici a variabili discrete, un ambito di ricerca alla base dello sviluppo dei computer quantistici e dei sensori quantistici“.

I risultati del loro lavoro congiunto sono stati pubblicati nel 2017 in un articolo a firma comune, “oggi considerato parte del percorso scientifico che ha contribuito alla nascita delle più recenti tecnologie quantistiche“.

«La maggior parte dei computer quantistici esistenti (Google, IBM, etc) utilizzano qubit a superconduttori, resi possibili dagli studi di Devoret, Clarke e Martinis, che hanno ricevuto il Nobel per la Fisica», afferma Pascazio, sottolineando che «questi argomenti sono inoltre cruciali per lo sviluppo delle tecnologie quantistiche, rivoluzionando settori come chimica, scienza dei materiali, sicurezza informatica, computazione quantistica e comunicazione quantistica, ed accelerando – sottolinea – la scoperta di nuovi farmaci, la creazione di reti di comunicazione e di sensori ad alta precisione, con un enorme impatto sociale ed economico».

Quello con Devoret non è l’unico legame del fisico barese con la storia del Nobel: Pascazio ha infatti firmato articoli anche con Serge Haroche, premio Nobel per la Fisica 2012, e con Giorgio Parisi, premio Nobel per la Fisica 2021.

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