Da questa mattina, la refezione nelle scuole del Comune di Bari è stata avviata, in esecuzione anticipata, da Ladisa S.r.l. «Finalmente iniziamo: passato di verdure, pesce e carote. Oggi sono andata a pranzare con gli alunni della scuola dell’infanzia Don Bosco per scusarmi con loro per la settimana di ritardo». Così in un post l’assessora alle politiche giovanili Paola Romano.
«Da mesi lavoriamo per l’avvio, ma alcuni giorni fa è intervenuta una richiesta di sospensiva dinanzi al Tar da parte di una società che ha partecipato alla gara per l’assegnazione del servizio, che ha portato al blocco momentaneo della refezione».
Con l’inizio del nuovo appalto affidato in via esclusiva alla società Ladisa Ristorazione, il servizio è orientato verso una approccio sempre più green grazie all’introduzione di una nuova flotta di mezzi totalmente elettrici, a zero impatto ambientale, in continuità con la mission aziendale verso la promozione della sostenibilità.
«Come è già accaduto negli scorsi anni – continua l’assessora – andrò ogni settimana in una mensa per ascoltare suggerimenti in vista dei prossimi mesi, in cui saranno introdotte importanti innovazioni che vanno nella direzione della qualità del servizio e della tutela dell’ambiente».
La costante ricerca della Ladisa S.r.l verso l’innovazione e la qualità totale, “Quality above all”, permette di cogliere sempre nuove sfide, a garanzia di un servizio competitivo, efficace ed efficiente. I mezzi in questione sono caratterizzati da un sistema power on board, una vera e propria batteria che consente di alimentare anche durante la fase di trasporto i contenitori utilizzati per la veicolazione dei pasti. Questo accorgimento consentirà di mantenere costante e nei limiti di legge le temperature delle pietanze garantendo una sempre maggiore appetibilità dei piatti serviti.
«Per fare alcuni esempi – conclude Romano – progressivamente sostituiremo gli attuali piatti biodegradabili con stoviglie lavabili. Tutto sarà lavato e sterilizzato per essere riutilizzato, e non ci saranno più 10mila piatti al giorno da gettare nella spazzatura. I prodotti alimentari saranno modificati, nella direzione del biologico e del “chilometro zero”. Grazie ai ‘gruppi assaggio’ composti dai genitori e grazie ai suggerimenti di bambini e maestre, confidiamo di migliorare sempre di più».