Bari, addio al professor Umberto Ruggiero: fu artefice, pioniere e rettore del Politecnico

Lutto nel mondo accademico barese. È morto, a 96 anni, il professor Umberto Ruggiero, “papà” del Politecnico di Bari di cui fu artefice, pioniere e rettore.

Umberto Ruggiero è morto stamattina a Bari, città a cui aveva affidato la creatura a cui teneva di più: il Politecnico, appunto. Avrebbe compiuto 97 anni il 30 maggio.

“La sua è stata una vita, anzi tante vite, come amava ricordare in occasione dei suoi 90 anni, straordinaria, sul piano universitario, personale, professionale“, ricordano dal Politecnico di Bari.

Da Cavaliere della Repubblica Italiana (1969) conferito dall’allora presidente Giuseppe Saragat a Commendatore della Repubblica (2023), attribuito dal presidente in carica, Sergio Mattarella, il professor Umberto Ruggiero è stato un vero monumento e pioniere dell’ingegneria meccanica in Puglia, e, soprattutto, artefice e promotore del Politecnico di Bari.

«Partecipiamo al lutto della famiglia con grande affetto e profonda riconoscenza nei confronti dell’uomo straordinario, del docente illuminato e della guida sapiente che il professor Ruggiero ha sempre rappresentato per tutti noi, nella sua lunga e onorata carriera. I suoi insegnamenti, il suo esempio e le sue opere resteranno un punto di riferimento per ricordarci delle nostre origini guardando sempre al futuro, come ha fatto lui. Non lo dimenticheremo mai», ricorda il rettore del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino.

Cordoglio per la scomparsa del professor Umberto Ruggiero esprime anche l’Amministrazione comunale di Bari. Fu, ricordano da Palazzo di Città, «uno degli artefici di un progetto ambizioso e lungimirante che ha cambiato la storia dell’alta formazione nel sud Italia: la nascita del Politecnico di Bari, il terzo d’Italia e il primo del centro-sud». L’Amministrazione ne ricorda anche l’«impegno incessante, da rettore del Politecnico (dal ’94 al ‘97), volto a offrire ai giovani del Mezzogiorno gli strumenti culturali e scientifici per diventare protagonisti del futuro della società».

La salma del professor Ruggero sarà esposta domani, 17 maggio, dalle 10:30, nella Cappella “Sedes Sapientiae”, nel Campus universitario. Il rito funebre sarà celebrato alle 16.00, nell’Aula Magna “Attilio Alto”.

Il professor Umberto Ruggiero

Umberto Ruggiero si diploma nel 1944 al liceo “Scacchi” di Bari ed è tra i primi immatricolati al biennio propedeutico di Ingegneria avviato a Bari nel 1943-44 e, successivamente, alla facoltà di Ingegneria, avviata nel 1947. Tre anni dopo consegue la laurea, con il voto di 110, nell’unico corso disponibile quello di Ingegneria civile, sezione Trasporti. È uno dei primi laureati in Ingegneria a Bari.

Nel 1967 è professore ordinario di Macchine ed è l’artefice della creazione del corso di laurea di Ingegneria meccanica in Puglia, determinante nel favorire la presenza industriale nella regione e la formazione di una innumerevole schiera di tecnici ingegneri grazie al relativo corso di laurea. Nel 1975 fonda il Consorzio studi economia applicata all’ingegneria (Csei), poi Universus, si impegna a fondo negli anni Ottanta per realizzare un antico progetto di inizio secolo del 900: un Politecnico a Bari, istituito nel 1990. Quello di Bari è il terzo Politecnico in Italia.

Ne diventerà rettore nel 1994, dopo Attilio Alto, altro protagonista della storia del Politecnico di Bari.

Ruggiero è autore di 90 memorie scientifiche, 3 libri e due brevetti.

Negli ultimi trent’anni della sua vita ha continuato ad essere protagonista con lucida coscienza critica su tutti i temi più importanti della realtà locale e nazionale, dal ritorno alle lauree magistrali ai problemi dell’Ilva, portando la sua testimonianza in congressi e riviste locali e nazionali.

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