Partirà a novembre, a Bari, un percorso di specializzazione in Change management in civil engineering infrastructures nato dalla partnership, unica in Italia, tra Politecnico di Bari (PoliBa) e Acquedotto pugliese (Aqp).
L’obiettivo è quello di formare ingegneri civili in grado di ripensare l’organizzazione dei territori e delle aziende pubbliche e di disegnare la gestione futura delle infrastrutture e dei sistemi a rete per rendere più efficienti i servizi e i processi legati ai cambiamenti socioeconomici e climatici.
Il Dottorato industriale in Change management in civil engineering partirà a novembre, durerà 3 anni e coinvolgerà 9 dottorandi, fra cui 5 con borsa di studio e tre dipendenti di Aqp. Quattro borse sono finanziate da risorse europee e saranno dedicate allo studio del cambiamento in vari ambiti, dalla gestione idrica alle aree costiere, fino alle strade e ai veicoli del futuro. Quella finanziata da Aqp sarà dedicata allo studio dei cambiamenti climatici, all’asset management e alla gestione delle risorse. Acquedotto pugliese sosterrà inoltre la specializzazione di tre suoi dipendenti che, in un percorso di studi parallelo al lavoro quotidiano, si occuperanno del cambiamento dei processi gestionali e tecnici di Aqp in ottica di internazionalizzazione.
«La sfida del cambiamento significa innanzitutto progettare un sistema idrico integrato che tenga conto dei mutamenti climatici», spiega il presidente di Aqp, Domenico Laforgia. «È necessario diversificare l’approvvigionamento e al contempo innovare i processi in ottica di interconnessione e riuso – aggiunge -. Sostenendo il dottorato di tre risorse di Aqp e finanziando una borsa di studio investiamo su professionalità fondamentali per progettare e gestire reti efficienti ed efficaci. In questi tre anni inoltre una parte del percorso di specializzazione dei dottorandi sarà svolto negli impianti di Aqp, saldando sempre più il filo che lega il mondo accademico a quello del lavoro», conclude.
Per il rettore del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino, «la sinergia con Acquedotto pugliese apre nuove prospettive per le aziende e per i nostri studenti. Insieme, stiamo valorizzando il dottorato di ricerca, che un tempo era considerato solo un titolo di accesso alla carriera accademica, ma che oggi diventa uno strumento potente per portare nelle imprese le competenze e le idee di giovani che hanno talento per la ricerca applicata. Questo aumenta anche la capacità del Politecnico di Bari di essere attrattivo sul piano internazionale, che è uno dei nostri obiettivi per i prossimi anni».