Venti esercizi da ripetere quotidianamente per reagire al meglio alle terapie e recuperare la funzionalità dopo un intervento di mastectomia. La Breast care unit del Policlinico di Bari ha realizzato un video corso, disponibile sul canale Youtube dell’azienda, in cui è illustrato un piccolo programma di allenamento per migliorare la qualità di vita delle pazienti. La presentazione in vista della giornata dell’8 marzo, dedicata alla donna.
«Il nostro obiettivo è la presa in carico del paziente oncologico a 360 gradi, quindi non offriamo soltanto le migliori opportunità terapeutiche ma anche un ambulatorio di cure simultanee che pone attenzione alla gestione della terapia del dolore, agli aspetti nutrizionali e al benessere delle donne colpite da tumore alla mammella», spiega la dottoressa Stefania Stucci, responsabile ambulatorio breast care unit dell’unità operativa di Oncologia medica, diretta dal professor Camillo Porta.
Il video corso prevede un allenamento guidato dalla fisioterapista dottoressa Ada Magno e dal referente medicina dello sport dell’unità operativa di Medicina fisica e della Riabilitazione, dottor Paolo Amico. Si parte con esercizi di respirazione, a seguire movimenti di ginnastica posturale con braccia e gambe al fine di evitare posture viziate, prevenire blocchi articolari, favorire la corretta circolazione sanguigna linfatica, poi esercizi di mobilità articolare. Una progressione graduale propedeutica ad attività più impegnativa di tipo aerobico, come una lunga passeggiata, cyclette o step. Sono presentati una serie di movimenti che possono essere eseguiti facilmente durante la giornata, da soli o in compagnia di un partner.
«Le terapie ormonali possono causare una serie di effetti collaterali, per esempio aumento dei livelli di colesterolo e dolori articolari, talvolta limitanti delle attività quotidiane. A essere più colpite sono le piccole articolazioni mani, polsi, piedi, caviglie e le ginocchia spesso in modo simmetrico. In collaborazione con i colleghi fisiatri, poniamo attenzione attraverso il corso all’attività fisica quotidiana a basso impatto, che riduce notevolmente gli effetti collaterali legati al trattamento», aggiunge la dottoressa Teresa Grassi, responsabile cure oncologiche simultanee dell’Oncologia medica.
«Un altro effetto abbastanza comune è l’aumentato rischio di osteoporosi con la terapia ormonale, che è associata infatti a una riduzione della mineralizzazione ossea. Per contrastare la degradazione ossea può essere utile, oltre che l’assunzione di calcio e vitamina B, l’esercizio fisico che, sollecitando le ossa, ne contrasta la degradazione», aggiunge la dottoressa Patrizia Dicillo, responsabile ambulatorio riabilitazione breast care unit, dell’unità operativa di Medicina fisica e della Riabilitazione, diretta dalla professor Marisa Megna.
«Lo sport è importante non solo perché migliora la capacità fisica, la resistenza psicofisica, il tono calcico delle ossa ma ha anche benefici psichici, attraverso la componente di divertimento e di interazione sociale va a incidere direttamente sulla qualità di vita delle nostre pazienti ma anche di ciascuno di noi», conclude il dottor Paolo Amico.