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Uno studio, pasta e dieta mediterranea soluzione contro l’obesità

PARMA (ITALPRESS) – Secondo le proiezioni diffuse in occasione della Giornata mondiale dell’Obesità (4 marzo) dalla World Obesity Federation, entro il 2035 oltre la metà della popolazione mondiale sarà in sovrappeso o in stato di obesità, con un impatto economico di oltre 4 trilioni di dollari all’anno. Anche perchè l’obesità spesso induce lo sviluppo di…

PARMA (ITALPRESS) – Secondo le proiezioni diffuse in occasione della Giornata mondiale dell’Obesità (4 marzo) dalla World Obesity Federation, entro il 2035 oltre la metà della popolazione mondiale sarà in sovrappeso o in stato di obesità, con un impatto economico di oltre 4 trilioni di dollari all’anno. Anche perchè l’obesità spesso induce lo sviluppo di malattie croniche, quali diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari e tumori, oltre ad essere limitante per lo svolgimento di una vita sana ed attiva.
Se è vero che la “globesity” si contrasta con scelte alimentari corrette e uno stile di vita attivo, la scienza evidenzia che pasta e dieta mediterranea sono una valida soluzione per combatterla e prevenirla anche a tavola.
Una ricerca dell’Università di Parma, pubblicata sulla rivista scientifica “Nutrition, Metabolism & Cardiovascular Diseases”, ha dimostrato che un regime alimentare ipocalorico in linea con i principi della Dieta Mediterranea e con la pasta al centro, risulta efficace per raggiungere e mantenere la riduzione ponderale.
I soggetti dello studio, sovrappeso o obesi, sottoposti ad un regime alimentare ipocalorico e mediterraneo “high pasta” non solo hanno perso più peso, mantenendolo anche dopo la fine del modello alimentare seguito, ma hanno anche riferito ulteriori benefici sulla qualità della vita e sulla salute fisica percepita. Lo studio dimostra come sia possibile raggiungere gli obiettivi di perdita di peso tenendo in considerazione le preferenze e le abitudini dei pazienti, senza necessariamente escludere alimenti specifici, come ad esempio la pasta.
Un altro studio italiano ha ulteriormente evidenziato la superiorità e le solide basi scientifiche della dieta mediterranea, la migliore per gestire il peso e per prevenire le malattie croniche non trasmissibili, prima di tutto il diabete di tipo 2. Realizzato dal Gruppo Giovani della SINU (Società Italiana di Nutrizione Umana) e pubblicato sulla rivista Advances in Nutrition, lo studio ha esaminato circa 80 tra revisioni e meta-analisi disponibili per analizzare le 11 diete più popolari (low carb, iperproteiche, ipolipidiche, paleolitica, dieta zona, mima-digiuno, vegetariana, nordica, portfolio, DASH e Dieta Mediterranea), valutando gli effetti sui parametri antropometrici (prima di tutto il peso corporeo) e i fattori di rischio cardiometabolico.
Anche in questo caso, una modello alimentare bilanciato come la dieta mediterranea risulta il più efficace nel miglioramento del peso corporeo e riduzione dei fattori di rischi cardiometabolici.
Barilla è in prima fila per favorire la diffusione della Dieta Mediterranea e di corretti stili di vita nel mondo, grazie ad una presenza capillare in oltre 100 Paesi in cui porta ogni anno più di 2 milioni di tonnellate di cibo ispirato alla dieta mediterranea: buono, nutrizionalmente equilibrato e da filiere sostenibili. In particolare, la produzione di pasta e sughi, in patica tutto il necessario per “assemblare” il piatto simbolo della dieta mediterranea, rappresenta oltre il 50% del fatturato.
Come azienda alimentare, l’attenzione di Barilla per la nutrizione e per la promozione di stili di vita sani vanno di pari passo: è il caso del miglioramento costante del profilo nutrizionale dei prodotti che ha permesso, dal 2010 di riformulare 488 prodotti per ridurre il contenuto di grassi, grassi saturi, sale e/o zucchero o incrementando il contenuto di fibre).
Va in questa direzione anche l’impegno per sviluppare attività educative e informative per le nuove generazioni e per i dipendenti, attraverso le quali Barilla promuove l’adozione di stili di vita sani, abitudini alimentari equilibrate e una dieta responsabile.
Come, per esempio, Giocampus, progetto educativo dedicato al benessere delle generazioni future attraverso un programma innovativo – unico in Italia – di educazione fisica e alimentare per i bambini tra i 5 ei 14 anni. In 22 anni Giocampus ha coinvolto quasi 20mila bambini in attività dedicate all’educazione alimentare, motoria e corretti stili di vita. Mentre “sì.Mediterraneo”, nato da una collaborazione tra il Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e l’Università degli Studi di Parma, ha permesso di sensibilizzare tutte le persone Barilla nel mondo sui benefici della Dieta Mediterranea e sulle abitudini alimentari corrette.

– foto ufficio stampa Barilla –
(ITALPRESS).

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