Spesa sui farmaci, dalla Regione la stretta: «Ora seguite le politiche di contenimento»

«Bisogna attivare la concreta attuazione delle politiche di contenimento della spesa disposte dalla Giunta Regionale per ottenere i risparmi attesi». È la giornata del risparmio su farmaci, dispositivi medici e ausili protesici. E a celebrarla, con un richiamo alle Asl pugliesi, sono l’assessore regionale alla Sanità, Rocco Palese, e il direttore del Dipartimento Salute regionale, Vito Montanaro, che hanno convocato ieri nel padiglione 152 della Fiera del Levante di Bari, tutte le Aziende del Sistema Sanitario regionale. Lo scopo era quello di dare maggiore impulso nell’attuazione delle politiche di riqualificazione della spesa.

Rispetto a tale spesa, già a partire dal 2017, la Giunta regionale ha approvato numerosi provvedimenti di indirizzo e programmazione, con espresse indicazioni strategiche e operative per le Aziende sanitarie finalizzate a riallineare i dati di spesa e consumo della Puglia con quelli della media nazionale.

Le azioni sono state incentrate principalmente sul miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva, sul potenziamento delle gare centralizzate di appalto tramite il soggetto aggregatore regionale e sull’utilizzo dei cruscotti informatizzati di monitoraggio, implementati nel sistema informativo regionale Edotto.

Nel corso dell’incontro, al quale hanno partecipato i vertici dirigenziali delle Aziende del SSR, il dirigente della Sezione Farmaceutica regionale, Paolo Stella, ha illustrato i dati aggiornati di spesa e consumo dei farmaci, dispositivi medici e assistenza protesica, evidenziando gli indici di scostamento per ogni azienda del Sistema sanitario regionale rispetto agli obiettivi di riduzione assegnati dalla Giunta, e richiamando le principali linee strategiche con chiare indicazioni sulle priorità di azione.

Già cinque anni fa, allora, la Giunta regionale aveva approvato numerosi provvedimenti con indicazioni strategiche ma anche operative per le Asl, finalizzate a riallineare i dati di spesa e consumo della Puglia con quelli della media nazionale. Ma a quanto pare, gli interventi non sono stati sufficienti.

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