La prevenzione passa anche attraverso l’istruzione. Per questo, l’assessorato alla Salute della Regione Puglia e l’Ufficio scolastico regionale hanno istituito la Rete delle scuole che promuovono salute e, da 13 anni, ogni anno pubblicano il “Catalogo scuola”.
Il Catalogo Scuola e Salute
Si tratta di un vero e proprio vademecum con tutti i progetti che il mondo della prevenzione regionale propone alle scuole dell’infanzia e alle scuole primarie e secondarie di primo e di secondo grado. Tante le aree tematiche: nutrizione e attività motoria, contrasto alle dipendenze, comportamenti a rischio, sicurezza in casa, in strada, al lavoro, salute e ambiente, benessere mentale, corpo in salute e affettività sessualità. «Per il prossimo anno scolastico stiamo già lavorando a un nuovo catalogo – dice Nehludoff Albano, dirigente del servizio Promozione della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro – che rappresenterà uno strumento ancora più completo per le scuole che potranno scegliere le iniziative di prevenzione più in linea con le loro esigenze».
L’indagine nelle scuole
In questo momento è anche in corso un’indagine qualitativa rivolta ai dirigenti scolastici, ai referenti dei progetti di educazione alla salute e ai docenti, con l’obiettivo di effettuare una valutazione globale delle politiche e delle pratiche relative alla promozione della salute nelle scuole. «Per migliorarsi, bisogna conoscere il punto di vista dei diretti interessati – sottolinea il dottor Albano – con il gruppo regionale di professionisti che da sempre lavorano alla promozione della salute nelle scuole abbiamo voluto effettuare questa indagine i cui risultati saranno fondamentali per proporre iniziative sempre più mirate».
La consultazione online
Il Catalogo viene presentato ufficialmente all’inizio di ogni anno scolastico ma è sempre consultabile anche online. Inoltre, nella sezione del Portale della salute e sul Catalogo scuola sono disponibili i dati relativi allo stato di salute della popolazione scolastica, ottenuti attraverso sistemi diversi di sorveglianza. In alcuni casi vengono esaminate le abitudini legate all’alimentazione e all’attività fisica, in altri, i comportamenti correlati alla salute, i fattori socioculturali e, in base all’età, anche le abitudini sessuali e l’uso di stupefacenti. In altri ancora, vengono svolti approfondimenti sull’uso dei dispositivi elettronici o sul consumo del tabacco. «Il tempo della scuola – aggiunge Albano – è quello in cui si fanno scelte importanti e non possiamo farci trovare impreparati, perché dobbiamo offrire ai più giovani la possibilità di interiorizzare, con il linguaggio e i mezzi a loro più vicini, la necessità della prevenzione come strumento di tutela personale e collettiva».