Il mondo dei social sta cambiando volto, e con esso il modo in cui le campagne di sensibilizzazione sanitaria raggiungono il pubblico. Sempre più spesso, personaggi noti del web e dello spettacolo utilizzano la propria influenza per veicolare messaggi di prevenzione e cura. Un esempio concreto arriva dalla Puglia, dove il comico e influencer brindisino Giuseppe Ninno, noto come «Mandrake», ha recentemente pubblicato una clip, diventata subito virale, per rilanciare l’importanza del vaccino contro il papilloma virus (HPV).
La prevenzione raccontata con un volto familiare
Nel video, «Mandrake« non si limita a informare: con il suo stile diretto e ironico, riesce a rendere accessibile un tema complesso, invitando soprattutto i più giovani a prendersi cura della propria salute. «Ho perso due amiche per un tumore del genere e per questo motivo condivido e abbraccio al 100% la campagna di sensibilizzazione della Regione Puglia nello spronare a prevenire questo virus. Abbiamo la possibilità di farlo subito», racconta l’influencer. Le sue parole non sono solo un appello emotivo, ma un esempio concreto di come il coinvolgimento di figure popolari possa moltiplicare l’efficacia di iniziative pubbliche. Negli ultimi anni, infatti, sempre più campagne sanitarie hanno puntato su testimonial “digitali”, capaci di raggiungere fasce di popolazione difficilmente intercettabili dai canali tradizionali. Dai vaccini antinfluenzali alla prevenzione del papilloma virus, passando per campagne su salute mentale e alimentazione, il ruolo degli influencer si è trasformato da mero intrattenimento a strumento di educazione e prevenzione.
Il valore del messaggio condiviso
Il caso di Mandrake dimostra che il linguaggio dei social, con il suo tono informale e diretto, può abbattere barriere culturali e paure legate alla medicina. La Regione Puglia, promotrice della campagna contro l’HPV, ha sottolineato come la collaborazione con figure come l’influencer brindisino possa rafforzare il messaggio di prevenzione, aumentando le adesioni al vaccino e, più in generale, la consapevolezza sui rischi di infezioni che possono portare a tumori. Ma la sfida resta complessa: non tutti i messaggi veicolati dai social sono affidabili, e la linea tra intrattenimento e informazione scientifica può diventare sottile. Per questo, iniziative come quella di Mandrake rappresentano un modello virtuoso, dove la notorietà personale diventa strumento di responsabilità sociale. In un’epoca in cui la comunicazione digitale è protagonista della vita quotidiana, ogni contenuto condiviso può trasformarsi in occasione di prevenzione e tutela della salute pubblica.